Addominoplastica nei pazienti ex obesi: rimangono le cicatrici?

Per le persone fortemente obese il Servizio Sanitario Nazionale, mette a disposizione degli iter terapeutici psicofisici finalizzati al recupero di una forma fisica normale. In questo caso l’ultima fase del percorso prevede sia l’intervento di addominoplastica che altri interventi alle cosce, braccia, mammelle sè tutte quelle zone del corpo dove è presente il tessuto in eccesso, che oltre a risultare antiestetico può causare vari problemi fisici; in altre parole la chirurgia estetica interviene laddove la dieta e l’attività fisica non portano a cambiamenti efficaci ed efficienti.

Ex obesi: addominoplastica circonferenziale

Nei pazienti ex obesi, spesso si forma la situazione del ”grembiule cutaneo”, ovvero una massa di pelle in eccesso nel basso ventre, che può essere rimossa solo attraverso l’intervento chirurgico. In questo caso, si procede a eseguire la classica addominoplastica, ovvero si incide la parte inferiore dell’addome, vicino la zona inguinale e si asporta il tessuto in eccesso. La cicatrice che si avrà in questo caso ha la forma di un sorriso, ma normalmente è coperta dagli slip. Nella maggior parte dei casi è importante anche ricollocare l’ombellico, cosa che crea una nuova cicatrice. Nei casi più gravi bisogna intervenire con un’addominoplastica circonferenziale, ovvero la cicatrice non si ferma sulle anche, ma prosegue lateralmente e posteriormente, a formare una circonferenza della zona inguinale e posteriore; anche in questo caso la cicatrice è in genere coperta dagli slip.

Cicatrice longitudinale e cicatrice ombelicale

L’addominoplastica prevede che vengano effettuate due incisioni molto particolari, ma ogni cicatrice reagisce diversamente. La cicatrice che permette di rimuovere il tessuto cutaneo, ovvero quella più grande che va da fianco a fianco, è quella più importante, sia per quanto riguarda la cura ed il trattamento sia per i segni che lascerà dopo la guarigione. Infatti, subito dopo l’intervento estetico, si consiglia al paziente di indossare una pancera, la quale servirà a non tirare questa cicatrice, in quanto la sua funzione è quella di contenere l’addome. La medicazione di questa va fatta una prima volta, entro 5 giorni dall’intervento, una seconda volta entro 15 giorni. Le medicazioni, in questo caso sono importantissime, non solo per tenere pulita la zona, ma danno anche modo di controllare che la cicatrice non si sia infettata o abbia dei problemi da dover risolvere immediatamente. Successivamente la cicatrice tenderà a ”seccarsi” prendendo forma; sarà a quel punto che il medico consiglierà se continuare a tenere la panciera, o se sia il caso di aggiungere alla routine quotidiana una qualche crema emolliente per far sì che la cicatrice sia resa morbida durante il periodo di guarigione. La seconda cicatrice che si formerà è quella ombelicale, completamente diversa dalla precedente, in quanto questa cicatrice ridisegnerà l’ombelico e per questo motivo difficilmente avrà delle complicazioni. Allo stesso modo, però, anche la cicatrice ombelicale va medicata e osservata, affinché prenda la forma quasi normale intorno all’ombelico.

Possono sparire le cicatrici? 

Le cicatrici non spariscono, possono però essere attenuate ed essere quasi invisibili agli occhi altrui; però, per rispondere a questa domanda, bisognerebbe valutare più fattori, ad la capacità di cicatrizzazione del paziente e se ci sono state eventuali complicazione durante la ripresa. C’è da dire che se il paziente segue i consigli del medico e ha un’ottima capacità di cicatrizzazione, a qualche mese dall’intervento, la cicatrice si presenterà sottile, non arrossata e molto chiara; nei casi in cui, il paziente ha provato i metodi fai da te, ha esagerato nell’utilizzo di creme e oli che promettono di far sparire completamente le cicatrici, ha avuto complicazioni nella fase di ripresa o ha sottovalutato le medicazioni, molto probabilmente a distanza di tempo si ritroverà con una cicatrice spessa, arrossata e particolarmente in rilievo. In rarissimi casi è possibile, che nonostante il paziente si sia attenuto scrupolosamente alle direttive dello specialista, le cicatrice si presenta, comunque, particolarmente in rilievo e arrossata. Questo tipo di complicazione richiede necessariamente un nuovo intervento chirurgico per la revisione cicatriziale della stessa. Per ridurre in modo definitivo questo tipo di complicazione il chirurgo estetico, deve saturare tutti i lembi cutanei agendo per piani ed il paziente, successivamente l’intervento chirurgico, non deve per nessun motivo al mondo, fare sforzi inadeguati o movimenti che possono far tirare la cicatrice; ciò significa che deve limitarsi per un certo periodo nel fare attività fisica o svolgere attività che prevedano uno sforzo fisico (anche se questo è ritenuto leggero).
In ogni caso, come si è potuto capire, l’intervento di addominoplastica prevede, inevitabilmente, un’incisione che riporta una/due cicatrici considerata la rimozione del tessuto in eccesso, sta alla capacità fisica di reazione all’intervento e di cicatrizzazione cutanea rendere più o meno visibile le cicatrici.