Nutrizione personalizzata: l’arma vincente contro i disturbi alimentari

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L’alimentazione è un pilastro fondamentale per la nostra salute ma, quando si soffre di patologie come la sindrome dell’intestino irritabile (IBS) o di intolleranze e allergie, il semplice atto di nutrirsi può trasformarsi in una vera e propria battaglia.
In questi casi, l’intervento di un nutrizionista diventa indispensabile per elaborare un piano alimentare personalizzato in grado di alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita.
Dal loro punto di vista ci sono delle sfide che questi professionisti affrontano quotidianamente: ecco che una formazione specializzata può aiutarli a sviluppare le competenze necessarie per trattare queste condizioni complesse.

È anche importante sottolineare come la collaborazione tra nutrizionista, medico e paziente nella gestione delle patologie alimentari è fondamentale per garantire un approccio multidisciplinare e personalizzato. Ogni professionista porta una prospettiva unica: il medico valuta lo stato di salute generale, il nutrizionista si concentra sull’alimentazione e il paziente conosce il proprio corpo e le proprie sensazioni.

Questa sinergia permette di creare un piano terapeutico su misura, considerando sia le esigenze mediche che quelle nutrizionali del paziente.

La nutrizione personalizzata: un approccio su misura

Ogni individuo è unico, con bisogni nutrizionali specifici e questa verità diventa ancora più evidente quando si parla di patologie alimentari. Un nutrizionista non si limita a fornire una dieta generica, ma elabora un piano alimentare ad hoc, tenendo conto delle caratteristiche individuali del paziente, delle sue abitudini alimentari, delle sue preferenze gustative e, naturalmente, della patologia di cui soffre.
Vediamone qualcuna nel dettaglio, per portare degli esempi pratici.

La sindrome dell’intestino irritabile ad esempio, è una patologia complessa e multifattoriale, che si manifesta con sintomi come dolore addominale, gonfiore e alterazioni dell’alvo. Il nutrizionista dovrà individuare gli alimenti scatenanti e consigliare una dieta ricca di fibre, ma allo stesso tempo ben tollerata.

L’allergia al nichel è un’altra condizione che richiede un’attenta gestione alimentare: il nichel è un metallo presente in molti alimenti e oggetti di uso comune, quindi eliminarlo completamente dalla dieta diventa molto difficile, ma un professionista della nutrizione esperto, può aiutare il paziente a identificare gli alimenti più ricchi di nichel e a trovare alternative.
Nel dettaglio dovrà concentrarsi su cibi freschi e poco processati, la carne bianca, come pollo e tacchino, e il pesce come salmone e merluzzo sono ottime opzioni. Anche le verdure a foglia verde, come la lattuga, e quelle a polpa bianca, come le zucchine, sono generalmente ben tollerate. Cereali raffinati come il riso bianco e la pasta sono anch’essi una buona scelta. Anche i latticini e le uova sono solitamente ben tollerati.

Attenzione invece a legumi come fagioli, lenticchie e ceci, che sono particolarmente ricchi di nichel e i cereali integrali, la frutta secca e i semi sono da evitare o limitare. Il cioccolato, purtroppo, è un alimento da bandire completamente a causa dell’alto contenuto di nichel.

La fibromialgia invece, è una sindrome caratterizzata da dolore muscolare diffuso e affaticamento cronico e non esiste una dieta specifica per la fibromialgia, occorre ‘solamente’ seguire una corretta alimentazione, più salutare e genuina possibile: così si può contribuire a ridurre i sintomi e migliorare la qualità del sonno.

Ci sono anche diverse persone che soffrono di disturbi gastrici come gonfiore, acidità o bruciore di stomaco non riconducibili a patologie specifiche.
Un professionista ti può consigliare di annotare ciò che si mangia e i sintomi che si manifestano subito dopo, questo può aiutare a identificare gli alimenti che scatenano i disturbi; può anche consigliarti e mostrarti come si fa una masticazione accurata, che facilita il lavoro dello stomaco e riduce il rischio di aerofagia.

Le sfide dei nutrizionisti e l’importanza della formazione specializzata

La gestione di queste patologie richiede una profonda conoscenza della fisiologia umana, della nutrizione e delle interazioni tra alimenti e farmaci.
Il nutrizionista deve essere in grado di comunicare in modo chiaro ed efficace con il paziente, motivandolo ad adottare uno stile di vita sano e a seguire le indicazioni dietetiche.

Una formazione specializzata, come quella offerta dalla Scuola Nutrizione Salernitana, fornisce ai professionisti gli strumenti necessari per affrontare queste sfide, con corsi specifici sulla gestione dell’IBS o sull’approccio nutrizionale alla fibromialgia, che permettono di acquisire competenze pratiche e aggiornate sulle ultime evidenze scientifiche.

Il follow-up nutrizionale: un viaggio continuo

La nutrizione personalizzata non è un percorso a senso unico, ma un viaggio continuo che richiede un costante monitoraggio e adattamento. Il follow-up nutrizionale permette al nutrizionista di valutare l’efficacia del piano alimentare, apportare eventuali modifiche e fornire un supporto continuo al paziente.

Durante i controlli, il nutrizionista:

  • Valuta l’evoluzione dei sintomi: verifica se la dieta sta aiutando ad alleviare i disturbi e a migliorare la qualità della vita.
  • Monitora il peso: valuta se il peso è stabile o se sono necessari aggiustamenti.
  • Analizza i diari alimentari: verifica la compliance del paziente e identifica eventuali difficoltà.
  • Aggiorna il piano alimentare: in base ai risultati ottenuti, il medico della nutrizione può modificare la dieta per renderla ancora più efficace.

Quindi grazie a un approccio individualizzato, al supporto di un nutrizionista esperto e all’attenzione verso il proprio microbiota intestinale, è possibile raggiungere risultati significativi e duraturi nel tempo.

Fonti e Note bibliografiche

  • I disturbi organici e funzionali del tratto gastrointestinale: panoramica e intervento nutrizionale di C ARANGIO – 2022 – etd.adm.unipi.it
  • Disturbi del tratto gastrointestinale e probiotici di F Marangoni – Rivista della Società Italiana di Medicina Generale, 2004 – simg.it
  • La sindrome dell’intestino irritabile. https://cris.unibo.it/
  • SINDROME DELL’INTESTINO IRRITABILE IBS – albertofrosi.it
  • Fibromialgia e valore del nutrizionista terapeutico pdf aini.it
  • Vivere con la fibromialgia: Strategie psicologiche per affrontare il dolore cronico di C Conversano, L Marchi – 2024
  • SINDROME DA ALLERGIA SISTEMICA AL NICHEL: il ruolo del nutrizionista nella gestione dei pazienti DI B POZZI – 2022 – etd.adm.unipi.it

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