Capire la pubblicità: cosa sono logo, pittogramma, marchio e marca?

logo-e-marchio_800x349

Capire la pubblicità: cosa sono logo, pittogramma, marchio e marca?

Chi non conosce bene il mondo pubblicitario, può rimanere invischiato nel mare dei nomi e delle definizioni presenti in quest’ambito. Far confusione tra questi concetti è normale per chi non sia addetto ai lavori, ma bisogna dire che ogni tanto qualche scivolone può capitare anche ai più esperti.

Logo, pittogramma, marchio e marca sono tutti elementi, che uniti insieme, costituiscono l’identità visiva di un’azienda. Grazie alla loro presenza, un’impresa può impostare la sua strategia di comunicazione e decidere come voler apparire agli occhi dei suoi clienti.

Ognuno di questi elementi ha precise sfumature, ed i termini hanno significati diversi l’uno dall’altro. Capita che chi si sta approcciando al mondo della pubblicità, ma anche gli esperti del settore, li sovrappongano. In questo modo si finisce con il creare disordine nella propria mente e in quella delle persone. Andiamo a vedere insieme in che cosa differiscono questi componenti e come saperli riconoscere velocemente.

Il logo

 

Il logo (dal greco logos, parola) è l’abbreviazione del termine logotipo. Già da questa breve definizione siamo in grado di capire che il significato della parola “logo” è connessa al segno grafico e pronunciabile di un marchio. Stiamo parlando di una parola vera e propria. Il logotipo deve avere un lettering, cioè un particolare insieme di caratteri tipografici ideati appositamente per quel logo. Di conseguenza il design del logo sarà un fattore fondamentale per il suo successo.

Un esempio di logo è quello di Google. Infatti, in questo caso siamo in grado di leggere il logotipo e di individuare tutte le lettere di cui si compone. Non è un segno astratto. Il logo potrebbe essere definito come una firma visibile del brand.

I logotipi fanno parte della famiglia dei logogrammi che vengono suddivisi in:

  • monogrammi, quando siamo di fronte ad un unico segno
  • tipogrammi, quando i caratteri esistono già
  • logogrammi, quando i caratteri sono creati ex-novo

Il pittogramma

 

A differenza del logo, il pittogramma non è né leggibile né pronunciabile. E’ un segno astratto che identifica l’impresa. I pittogrammi sono la trasposizione grafica degli oggetti rappresentati e vengono classificati in:

  • ideogrammi, se abbiamo dei segni astratti
  • iconografie, se il segno è somigliante all’oggetto

La mela morsicata di Apple è il classico esempio di pittogramma. I creativi dell’azienda di Cupertino hanno disegnato un simbolo che non contiene delle lettere, ma è comunque rappresentativo dell’impresa.

Il marchio

 

L’unione di pittogramma e logo dà vita al marchio. Il significato di marchio risiede in quell’insieme di elementi visuali e testuali come parole, disegni, lettere, forme di un prodotto, confezioni di esso e combinazioni cromatiche, che possono essere rappresentati graficamente.

Il tratto distintivo del marchio è il fatto che esso mira a identificare in maniera precisa i prodotti e i servizi di un’azienda, in modo anche da distinguerli da quelli delle altre imprese. Perciò il marchio ha anche un significato commerciale esplicito.

Registrare un marchio non è di per sé obbligatorio, ma è preferibile farlo per evitare controversie legali di qualunque tipo, e tutelare il nome e i prodotti della propria azienda.

Per farlo, si può scegliere se rivolgersi autonomamente alla Camera di Commercio o affidarsi ad un professionista, naturalmente conoscendo le opportune differenze.

Per riassumere, il marchio può contenere solo il pittogramma, o solo il logo, o tutti e due. E’ l’insieme di combinazioni tra questi elementi che formano un marchio.

All’interno del marchio spesso troviamo anche il pay-off, ossia una frase ad effetto che punta a sintetizzare in poche parole l’essenza dell’azienda.

La marca, in inglese brand

 

Il collegamento tra il marchio di un’impresa e l’insieme di tutti i valori che l’azienda vuole esprimere costantemente genera la marca. Questo concetto si lega alla brand identity di un’impresa e al modo in cui essa cerca di veicolare un’identità positiva e condivisibile.

Ad esempio, sono sotto gli occhi di tutti i valori che Apple incorpora in ogni suo prodotto. Innovazione, facilità d’uso, rispetto dell’ambiente, qualità elevata sono solo alcuni dei valori che l’azienda statunitense diffonde tramite ogni nuova versione di iPhone e iPad. Ciò rende la marca Apple forte e scelta da coloro che condividono questi ideali.

Conclusioni

 

Fare chiarezza su questi elementi che sono alla base della pubblicità è un obbligo per chi vuole approcciare questa materia. Allo stesso modo chi ha intenzione di avviare un business, dovrà effettuare un’attenta analisi per realizzare al meglio logotipo, pittogramma e marchio con cui affermare la propria marca e farla scegliere a quante più persone possibili.