Scegliere la cassaforte ideale alle proprie necessità, soprattutto per un privato che magari non vuole spendere cifre esagerate o imbarcarsi in costose opere murarie, non è una cosa semplice: come affermano i proprietari di Amico Multiservice, servizio di pronto intervento fabbro sito a Milano, ci sono infatti alcuni aspetti da tener presente per non trovarsi con enormi tanto quanto inutili oggetti in casa, con il rischio magari di essersi imbarcati in difficili opere “fai da te”.
Per chi è disposto ad eseguire opere murarie, esistono diversi modelli di casseforti da parete o da pavimento: sono di sicuro quelle più facili da nascondere, e quelle più difficili da asportare (perché un ladro solitamente preferisce prelevare rapidamente la cassaforte e poi, con calma, dedicarsi alla sua apertura). Bisogna però considerare che occorre uno spazio maggiore di circa 10 centimetri, rispetto all’ingombro della cassaforte, per favorire l’inserimento delle cosiddette “alette di ancoraggio”, che rendono impossibile la rimozione della cassaforte: questo, unito al fatto che sono richieste evidenti opere murarie, potrebbero scoraggiare quelli che non hanno una particolare propensione a spendere, a scapito però della sicurezza dei beni che vi si andranno a riporre.
Per chi, invece, preferisce non imbarcarsi in costose e invasive opere murarie, esistono dei modelli più semplici di cassaforte “a mobile”, con la possibilità di essere installate in un armadio o in un cassetto e risultando quindi più difficili da trovare. Alcuni mobili, inoltre, sono predisposti per il montaggio di piccole cassette di sicurezza (come quelle degli hotel, ad esempio), rendendo quindi praticamente impossibile la loro asportazione. A meno di non smontare tutto il mobile, naturalmente.
Esistono anche delle piccole casseforti portatili, per contenere oggetti di modesto valore come le chiavi di casa o dell’auto, o il telefono cellulare: chiaramente questi modelli possono facilmente essere asportati, tranne in quei casi dove è previsto l’ancoraggio ad un oggetto fisso (tipo l’ombrellone di una spiaggia), rendendole quindi simili ai sistemi di protezione per i computer portatili. Questi sono più che altro dei deterrenti, perché non sono difficili da aprire per chi ha specifiche conoscenze in materia, ma possono essere più che sufficienti per il comune “ladro di strada”.
Bisogna infine scegliere il tipo di apertura, che determina con quale facilità la cassaforte può essere aperta in caso di furto (e, di conseguenza, ne determina in parte anche il prezzo). Esistono quattro tipi di apertura, alcuni dei quali si possono trovare in unione tra loro:
- a chiave: l’apertura più semplice e più economica, ma anche la meno sicura dal momento che, come tutti i piccoli oggetti, anche le chiavi possono facilmente essere rubate, tant’è che spesso si trova presente insieme ad una combinazione meccanica o elettronica
- a combinazione meccanica: più sicura della precedente, dato che la combinazione dev’essere tenuta a memoria e non è un oggetto potenzialmente “rubabile”, può però risultare un po’ difficile e laboriosa nel suo utilizzo
- a combinazione elettronica: di più facile utilizzo della precedente, e altrettanto sicura, ha l’unico svantaggio di richiedere la presenza di corrente elettrica per la sua apertura e chiusura, a meno che non sia disponibile una batteria tampone
- biometrica: mediante utilizzo dell’impronta digitale (e, nei modelli più avanzati, della scansione della retina), è si sicuro il tipo di apertura più sicuro in assoluto e il più facile da azionare. Unico neo, ovviamente è il prezzo, che data la novità di questa tecnologia può risultare ai più proibitivo.