Quando lavori tutto il giorno, la sera il tuo letto o il divano diventano un miraggio al quale dover arrivare per mettere un punto alla giornata. L’unico intoppo? Mettere prima a letto i bimbi!
Allora spesso tra amiche, ma ti assicuro anche tra papà, ci si scambia consigli e opinioni sulle tecniche di sopravvivenza ai figli e soprattutto ci si chiede: come far addormentare i bambini senza dover inscenare una battaglia all’ultimo sbadiglio e sopratutto come farli addormentare nel proprio letto.
Se invece hai problemi di insonnia, è un altro paio di maniche. Per questo puoi utilizzare uno dei tanti integratori per il sonno che consiglia la Farmacia Savorani.
Se hai sonno arretrato, ecco per te una nuova tecnica per mettere a letto il tuo pupo velocemente.
Danielle Wright e la Sleepy Magic
L’australiana Danielle Wright è la scrittrice di questo vadevecum, Sleepy Magic per l’appunto, dedicato ai bambini e pensato soprattutto per i genitori. Danielle, donna in carriera, stanca di non riuscire a mettere a letto facilmente i suoi piccoli, dopo aver sperimentato e testato 5 passi magici ispirati alle tecniche olistiche per far cullare serenamente i propri bimbi dalle braccia di Morfeo, li ha raccolti in un libro per poter condividere con tutti i genitori questa sua tecnica vincente.
- Innanzitutto poni domande positive, come ad esempio: “di che cosa sei fiero oggi?” Questo serve ad incoraggiare il bambino e a farlo rilassare scacciando dalla propria mente tutto ciò che di negativo è successo nell’arco della giornata, causa di agitazione e stress. Va bene per i piccoli dai tre anni in su.
- Quando parli con lui, usa frasi positive e semplici.
- Esercizi per la respirazione. Fallo inspirare dal naso ed espirare dalla bocca, il tutto per cinque o sei volte di seguito.
- Raccontagli una storia Spegni la luce e inventa per i tuoi piccoli una favola della buona notte, aiutati con il cellulare o con il tablet ma non farti vedere dai tuoi bambini perché potrebbero eccitarsi alla loro vista.
- Ultimo riguarda lo sblocco del chakra e il rilassamento. Se non si è ancora addormentato invita il piccolo a rilassare il corpo e a pensare a cose felici.
In generale quindi, ciò che consiglia la mamma australiana è di predisporre per quanto possibile un ambiente sereno e disteso che aiuti i bambini a rilassarsi.
La parola all’esperto
Alcuni esperti del Bel Paese non sembrano molto convinti riguardo l’efficacia di questa tecnica che sta comunque spopolando in tutto il mondo, con un indice di vendita del libro della Wright molto alto. Passando in rassegna i vari punti e soffermandosi in particolar modo sul primo punto, riguardante le domande felici, c’è chi sostiene che questa pratica in realtà potrebbe avere anche l’effetto contrario, ovvero quello di riportare a galla pensieri non felici, aumentando così lo stato di malessere e di agitazione del piccolo.
Per quanto riguarda gli altri punti, gli esperti restano perplessi sia sulla respirazione che sul rilassamento in generale, anche perché non tutte le mamma e i papà sono capaci di attuare queste pratiche.
Allora, cosa fare? Una soluzione potrebbe essere quella di creare un ambiente adatto: luci soffuse, esistono diversi modelli a parete che emettono una fioca luce che fa compagnia al bambino senza disturbarlo, evitare rumori troppo forti, rispetto degli orari della nanna, di grande importanza per un equilibrato riposo e per il bioritmo del piccolo, giochi tranquilli prima di andare a dormire. È evidente che se giochi a palla con il bambino prima di portarlo a dormire, sarà più difficile poi metterlo a letto perché vorrà continuare a giocare con te. Allora sì ai giochi “noiosi” prima della nanna. Altro punto importante è la presenza di mamma e papà prima della buona notte, avere i genitori vicini favorirà la sua sensazione di pace e serenità. La favola della buona notte non dovrebbe essere elettrizzante, né le canzoncine che gli cantate eccessivamente allegre, in questo modo non farai che tenerlo sveglio più a lungo.
Ah, non dimenticare di cambiare il pannolino!
Grande importanza ha anche la routine, seguire quindi uno schema fisso come ad esempio: cena, favola e nanna. Anche questo comportamento li aiuta a predisporsi verso il sonno quando sono molto piccoli, crescendo puoi provare ad aggiungere altre attività/abitudini come il “salutare i propri giochi” per far comprendere loro che è giunta l’ora di andare a dormire e che si ricomincerà a giocare il giorno dopo.
Forse attenersi alle vecchie sane abitudini, alle regole non è poi così male. Perché anche nei metodi più classici vi è una grande magia.