Come Vestire i bambini in inverno

Gli interrogativi di tanti genitori durante la stagione invernale, soprattutto quando hanno un primo figlio, riguardano quasi sempre cosa far indossare loro per proteggerli nei mesi più freddi.
Se hai già composto il corredino per il tuo neonato di certo hai già a disposizione tutto ciò che ti serve, ma in questo articolo analizzeremo anche qual è l’abbigliamento giusto adatto ai bambini più grandi e autonomi nelle diverse circostanze, con l’intento di sfatare alcuni falsi miti.

Come vestire i bambini a scuola in inverno

Questo inverno in realtà lo stiamo affrontando, a causa del CoVid-19, con una frequenza scolastica a singhiozzo o comunque ridotta. Alcune classi stanno comunque frequentando, ma si deve prestare attenzione perché i bambini potrebbero trovare temperature diverse nei diversi ambienti dello stesso edificio.
L’aula di sicuro sarà munita di riscaldamento, ma le finestre saranno spesso aperte come da direttive reperibili anche sul sito ministeriale per favorire periodici e frequenti ricambi d’aria; i corridoi e le palestre avranno una temperatura più bassa.

Non c’è comunque da stare troppo in ansia perché raggiunta l’età scolastica i bambini acquisiscono anche la capacità di termoregolarsi da soli. Hai sicuramente sentito parlare del classico abbigliamento “a cipolla”, definito anche a strati, ed è questa la strategia migliore per affrontare l’inverno negli spazi scolastici con la certezza di non sbagliare mai.

I tessuti e i capi da preferire

La sopravvalutata maglia di lana a contatto con la pelle è necessaria solo in presenza di climi molto rigidi, ma nella gran parte dei casi è sufficiente affidarsi a tessuti traspiranti e leggeri, preferibilmente in cotone oppure ai tessuti tecnici, che quando sono di buona qualità non creano i problemi derivanti dall’origine sintetica, senza dimenticare che usciti dal primo anno di vita i piccoli acquisiscono una maggiore tolleranza a questo tipo di fibre.
Per il resto dell’abbigliamento, le comode felpe in pile o quelle in caldo cotone felpato, preferibilmente con zip, sono ideali perché possono essere tolte o rimesse facilmente al bisogno.
Tra l’intimo e la felpa, il massimo da aggiungere è una camicia in cotone o una maglia in cotone a manica lunga. Sono numerosi i marchi di abbigliamento per bambini, come ben sanno tutte le mamme e i papà… eppure in un periodo così particolare come quello che stiamo attraversando nel nostro paese, ci piace pensare che in molti vogliano privilegiare il Made in Italy, quindi perché non orientarsi sulle proposte di un leader riconosciuto nell’abbigliamento bambini come Chicco?

Come vestire i bambini per il gioco all’aria aperta?

Ci sono regole e indicazioni di massima da seguire anche in questo caso, perché di certo i piccoli che sono al parco a giocare si troveranno impacciati nei movimenti se indossano un maglione di lana ingombrante o addirittura un cappotto: non saranno liberi di correre e saltare a piacimento!

L’errore principale da non compiere è vestirli in base alla nostra percezione del freddo: se lui è in movimento di certo non lo accuserà come te che sei fermo o ferma ad osservarlo, per cui un tessuto in misto sintetico come il pile sarà sufficiente per garantirgli il giusto grado di calore, e magari in un secondo momento quando si sarà scaldato con tanto movimento potrai intervenire con una giacca leggera più felpata.

Se fa freddo come vestirlo per lo sport?

Il criterio per un bimbo che fa sport è abbastanza simile a quello del gioco all’aria aperta, anche se vanno apportate delle opportune correzioni a causa dei ritmi diversi di queste attività.
Il movimento costante dettato da un’attività sportiva mette in moto i muscoli dell’organismo che iniziano a scaldarsi, per cui avrà bisogno di alleggerirsi dei capi più pesanti che indossa fase dopo fase.

Per raggiungere una condizione termica equilibrata devi anche considerare se l’attività sportiva è svolta al chiuso oppure all’aperto, perché nel secondo caso dovrai comunque ricorrere a indumenti non troppo pesanti ma che coprano la massa muscolare che risulta più esposta al freddo.
Via libera quindi a maglie in tessuto tecnico a manica lunga, ed anche a un pantalone lungo ma non troppo pesante.
Suggeriamo sempre questo tipo di tessuto perché consente la migliore traspirazione ed evita quindi il ristagno del sudore tra pelle e maglietta.

Si può capire se abbiamo vestito troppo il bambino?

Il vecchio trucco di toccare il bambino soprattutto nella zona della nuca per capire se sta sudando troppo non è mai andato in pensione, anzi: bisogna sfatare i falsi miti secondo i quali la sudorazione sia un male per i più piccoli, perché è semplicemente uno strumento di protezione messo in atto dall’organismo per evitare un eccessivo surriscaldamento; in simili condizioni, se esposto al freddo ma soprattutto al vento, possono sopraggiungere dei problemi.

Va infine abolito anche il concetto di restare necessariamente al caldo in casa per i bambini al di sopra dei 3 anni. Magari l’ambiente è più confortevole perché potete tenere il riscaldamento al massimo, anche se per il benessere casalingo va tenuta sotto controllo anche l’umidità (e qui trovate un nostro articolo che spiega come farlo).
Tuttavia è preferibile, se proprio la giornata non è di quelle proibitive magari perché c’è un temporale in corso, uscire con loro e coprirli il giusto, proteggendo le loro estremità con i più idonei strumenti quali guanti e calzini in spugna e un buon cappellino, e fargli trascorrere delle ore all’aria aperta.