Diventare massaggiatore: come si fa? Una piccola guida al settore

Alzi la mano chi di noi non ha mai fatto un massaggio in vita sua. Oggi come oggi i massaggi sono una realtà estremamente diffusa e chiunque ne ha fatto esperienza: si tratta di un modo efficace di prendersi cura della propria salute fisica, e anche psichica.
Chi di noi non sogna di essere massaggiato da un provetto professionista (purché abbia frequentato un apposito corso per massaggiatore olistico) per annullare lo stress e la tensione che si accumula col lavoro e la vita di tutti i giorni?
Il massaggiatore è quindi un mestiere, almeno a prima vista, molto richiesto e proficuo. Ma è davvero così? E come si diventa dei massaggiatori professionisti? Il lavoro del massaggiatore professionale è in crescita continua e oggi è possibile anche optare per una delle numerose specializzazioni ad esempio nel settore del massaggio sportivo, estetico e via dicendo. Tuttavia c’è spesso abbastanza confusione sul percorso da seguire per diventare massaggiatore, su quali tipi di titoli di studio siano richiesti e via dicendo. Cerchiamo di fare chiarezza su questa professione e su come in Italia si diventa massaggiatori.

Come si diventa massaggiatori in Italia? I corsi e le specializzazioni

In Italia la professione del massaggiatore è estremamente diffusa. Da un lato abbiamo la fortissima attrazione turistica che spesso si concentra anche nelle terme e nei centri benessere, dove il lavoro per i massaggiatori non scarseggia. D’altro lato anche gli italiani sono sempre più propensi ad inserire i massaggi nei loro programmi settimanali, come una routine di bellezza. A prima vista quindi il lavoro per i professionisti dei massaggi non sembra certo mancare. Un buon massaggiatore però deve avere una serie di requisiti, prima dell’attestato: in primo luogo, delle buone capacità comunicative perché deve sempre sapersi relazionare con il cliente e capirne esigenze e bisogni. Come in un qualsiasi lavoro a contatto col pubblico, l’empatia e la capacità comunicativa non devono mai mancare. Serve anche una buona dose di pazienza perché il concetto di massaggio non va d’accordo con quello di fretta: bisogna avere inoltre una certa predisposizione ad imparare, perché un bravo massaggiatore deve sempre sapersi aggiornare sulle ultime novità e tendenze nell’ambito della sua professione. Detto questo, il massaggiatore potrà lavorare all’interno di centri estetici e centri benessere, terme e ovviamente centri massaggio.

Per diventare massaggiatori professionisti non è necessario frequentare l’università e prendere una laurea, ma si può anche avere semplicemente il diploma inferiore. L’importante infatti è frequentare e portare a termine un corso professionale di massaggi. Questi corsi vengono organizzati in tutta Italia da centri certificati che al termine della formazione erogano un attestato riconosciuto dalla regione di residenza. I centri organizzano corsi della durata minima di 80 ore, formati da una parte teorica ed una pratica, che consente di acquisire le nozioni base di anatomia e del massaggio e di fare esperienza su questi punti. L’obbiettivo di questi corsi per massaggiatori è quello di formare delle figure professionali qualificate, in grado di gestire diverse tipologie di massaggi (ed eventualmente di specializzarsi in alcune di esse) e di poter soddisfare le esigenze della clientela. I massaggiatori professionisti devono saper cogliere le diverse esigenze che ogni cliente può avere e cercare di soddisfarle, per il benessere psico-fisico del cliente medesimo. Ogni massaggiatore professionale, una volta che abbia ottenuto l’attestato professionale che consente di lavorare nel settore, potrà specializzarsi in un diverso tipo di massaggio (da quello olistico a quello sportivo, da quello drenante a quello estetico) per dare un taglio particolare e personalizzato alla sua professione sempre tenendo conto delle esigenze del cliente.