Alfons Mucha e le atmosfere art nouveau

Alfons Mucha opereDopo il successo della tappa milanese, la mostra Alfons Mucha e le atmosfere art nouveau approda a Palazzo Ducale di Genova e con oltre 150 opere propone al pubblico un percorso variegato e complesso che ricostruisce il gusto elegante, prezioso e sensuale dell’epoca attraverso le creazioni di Alfons Mucha, gli arredi e le opere d’arte decorativa di artisti e manifatture europei, attivi nello stesso periodo storico.

La mostra è prodotta e organizzata da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura di Genova, da Palazzo Reale di Milano e da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 Ore, in collaborazione con la Richard Fuxa Foundation e il Centro di Ricerca “Rossana Bossaglia”, Dipartimento Culture e Civiltà, Università di Verona e si avvale del patrocinio della città di Praga.

Nello stesso periodo, sarà inoltre possibile approfondire ulteriormente la figura di Mucha grazie la mostra presso la Wolfsoniana di Genova Nervi.

Realizzata in collaborazione con 24 ORE Cultura e la Richard Fuxa Foundation, l’esposizione è curata da Karel SRP e propone ai visitatori un percorso interamente dedicato ai manifesti pubblicitari di Alfons Mucha.

Il nucleo principale della mostra è costituito da 120 opere tra affiches e pannelli decorativi di Alfons Mucha (1860-1939), provenienti dalla Richard Fuxa Foundation. L’artista ceco è stato uno dei più significativi interpreti dell’Art Nouveau, divenendo ben presto il “promotore” di un nuovo linguaggio comunicativo, di un’arte visiva innovativa e potente: le immagini femminili dei suoi manifesti erano molto diffuse e popolari in tutti i campi della società del suo tempo e ancora oggi si può facilmente individuare la sua inconfondibile cifra stilistica, che lo ha reso eterno simbolo dell’Art Nouveau. Lo “Stile Mucha”, unico e riconoscibile, si è dimostrato adatto per essere applicato ad una grande varietà di contesti: poster, decorazione d’interni, pubblicità per qualsiasi tipo di prodotto, illustrazioni e addirittura produzioni teatrali, design di gioielli e opere architettoniche.

Mantenendo come perno centrale la figura di Mucha, le opere dell’artista sono affiancate in mostra da una serie di ceramiche, mobili, ferri battuti, vetri, sculture e disegni di artisti e manifatture europei affini a quella medesima sensibilità. Scopo della mostra è dunque quello di restituire appieno l’idea di un’epoca ricca e sfaccettata, facendo dialogare le invenzioni di Mucha con gli ambienti e le decorazioni contemporanee così da ricostruire il clima magico e sfavillante della Belle Epoque.

IL PERCORSO ESPOSITIVO

Le opere sono esposte in mostra seguendo un percorso suddiviso per temi stilistici e iconografici, in modo da evocare atmosfere e suggestioni che possano stupire e coinvolgere, anche emotivamente, il visitatore.

La prima sezione è dedicata al teatro e a Sarah Bernhardt, una delle attrici più celebri della storia teatrale, vera e propria diva e icona del suo tempo, immortalata da Mucha in una serie straordinaria di poster e manifesti teatrali.

Si prosegue con la vita quotidiana dove sono invece raccolti esempi di manifesti e realizzazioni grafiche di confezioni di prodotti che entravano abitualmente nelle case: dalle scatole dei biscotti
Lefevre-Utile, alle tavolette di cioccolato Idéal passando per i profumi e i prodotti per l’infanzia.

Il tema chiave della terza sezione è l’immancabile figura femminile : l’immagine della donna, frequentemente al centro dell’invenzione di arredi e oggetti d’uso, presenta spesso forti legami con la cultura figurativa del tempo, come nel caso delle fanciulle presenti nelle vetrate policrome del salotto di Luigi Fontana, che evocano i prototipi femminili di Mucha. Nella sala, i manifesti dell’artista ceco dialogano e si confrontano in modo diretto con gli oggetti, in modo da evidenziare la duplice e contrastante concezione che i contemporanei avevano della donna, talvolta idealizzata in una creatura angelica, elegante ed aggraziata, talvolta immaginata come fmme fatale, accattivante e seducente, ma sempre capace di incarnare il valore universale della bellezza giovanile, espressa attraverso linee serpentine ed eleganti movenze.

La sezione dedicata algiapponismo affronta il tema dell’influenza dell’arte esotica e orientale sulla produzione europea, riscontrabile soprattutto nella preferenza per il segno grafico e marcato, per l’appiattimento bidimensionale e per gli accostamenti cromatici sgargianti e originali.

Il mondo animale è invece rappresentato nella quinta sezione, dove è raccolto un repertorio di oggetti d’arte decorativa caratterizzati dalla presenza di soggetti animali emblematici, come il pavone, il serpente, la libellula e le creature acquatiche.

All’importanza dei materiali preziosi nell’immaginario Art Nouveau è dedicata la sesta sezione, con grafiche di Mucha dedicate al tema delle pietre preziose e delle teste femminili ornate con originali gioielli, un inedito pendente disegnato dall’artista e realizzato in pasta di vetro dalla ditta Daum di Nancy e una piccola selezione di opere di varia tipologia, realizzate con materiali particolari o preziosi.

Il tempo è invece il protagonista della settima sezione, rappresentato simbolicamente attraverso le grafiche dei calendari, le rappresentazioni delle stagioni e delle parti del giorno ideate da Mucha.

La sezione successiva è dedicata all’immaginario floreale, in particolare rose, ninfee, iris e gigli, che letteralmente “invadono” la produzione Liberty e Art Nouveau. Nelle sue grafiche, Mucha associa spesso l’immagine della giovane donna al tema del fiore, che diviene un ornamento capace di esaltarne la bellezza fresca e vitale.

Chiude la mostra una selezione di abiti di sartorie italiane e francesi, che testimoniano l’evoluzione del gusto in direzione modernista anche nel campo della moda, volta alla costante ricerca di eleganza e raffinatezza, attraverso linee a S, tessuti preziosi, applicazioni e ricami, spesso ispirati al mondo vegetale.