Intelligenza artificiale: come sta cambiando il nostro modo di studiare e l’istruzione in generale

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L’intelligenza artificiale è uno strumento che ormai è diventato popolarissimo. Questa nuova tecnologia è in grado di ricreare delle proprietà del tutto umane come quella di ragionare, programmare, come si può leggere meglio anche qui.

È del tutto normale quindi, che molti studenti abbiano iniziato a utilizzarla come un qualcosa che potesse “pensare” al posto loro o come semplice strumento di appoggio per migliorare la qualità dello studio.

La domanda che viene spontaneo porsi è: come sta influenzando il modo di studiare?

Popolarità di ChatGPT tra i nostri studenti

Un’applicazione di cui avrete sicuramente sentito parlare è ChatGPT: basta scaricarla sul proprio smartphone per avere accesso a tantissime funzionalità dell’intelligenza artificiale come fare ricerche, chiedere dei riassunti, modificare foto o trovare idee per tantissime attività.

I dati parlano chiaro, negli USA almeno il 26% degli studenti ad oggi usa ChatGPT come supporto per fare i compiti, questa percentuale è aumentata notevolmente rispetto a due anni quando gli studenti attivi erano il 13%. In Italia i numeri sono ancora più importanti: il 66% dei nostri ragazzi utilizza l’intelligenza artificiale per studiare meglio ( per un approfondimento sulle statistiche ti invitiamo a leggere questo articolo).

Perché i nostri giovani sono così attratti da questa applicazione?

Il motivo è semplice: la facilità di utilizzo e la grande varietà e quantità di contenuti disponibili. È comprensibile pensare che rispetto andare a sfogliare tantissimi libri o navigare nel web, avere un’applicazione a cui basta fare una domanda per avere subito i contenuti che si stavano cercando.

Infatti, il 54% degli utenti lo trovano molto utile per via della velocità di ricerca di informazioni. Per quanto riguarda invece l’utilizzo di ChatGPT per risolvere problemi di matematica invece solo il 29% di essi lo ritiene utile.

D’altronde l’AI ha ancora alcune lacune su cui lavorare, infatti ci sono argomenti dove ancora mancano evidenti informazioni come sulla geopolitica dell’area specifica dell’Africa del Subsahara.

Vantaggi e svantaggi dell’utilizzo di ChatGPT

Come succede per tutte le nuove tecnologie, oltre ad esserci pregiudizi e paure collegate al “non conoscere”, ci sono sicuramente anche delle preoccupazioni fondate.

Quando ci si trova di fronte a strumenti così potenti è sempre importante capire l’utilizzo che bisogna e farne.

Plagi e rilevamenti

Tra le preoccupazioni maggiormente rilevati c’è quella legata al plagio: di fatto i contenuti creati vengono presi da altri già presenti in internet, andando così a ledere l’integrità accademica. Anche se ci sono dei software che possono indicare se un testo è stato prodotto con l’AI, la loro affidabilità purtroppo non è totale, a volte vengono prodotti falsi positivi.

L’AI è uno strumento potente, ma non è in grado di replicare in tutto e per tutto la capacità di ragionamento umano, per cui i testi o le ricerche prodotte non possono avere lo stesso grado di approfondimento e il senso critico che può avere un prodotto della mente umana.

Dipendenza ed uso consapevole

Un altro timore è quello della creazione di una maggiore dipendenza dalla tecnologia per svolgere le varie azioni scolastiche con un progressivo decadimento della qualità dello studio e dell’apprendimento della persona.

Come già detto, a fare la differenza sui pro e contro di ChatGPT è il modo in cui si usa: può essere uno strumento utilissimo per venire a conoscenza di tante informazioni utili per l’apprendimento come si può vedere su questo link.

Certo è che per utilizzare bene l’AI è necessario essere in grado di analizzare i contenuti e saperli rielaborare al fine di raggiungere i propri scopi scolastici.

Per raggiungere un prodotto davvero di qualità sarà importante aggiungere degli aggiornamenti all’applicazione in modo che possano davvero adattarsi ai vari metodi didattici ed è fondamentale promuovere una collaborazione tra scuola e sviluppatori.