Intossicazione da funghi champignon: sintomi

sinti da intossicazione funghi simili a champignon

Come fare in  caso di intossicazione da funghi prataioli o champignon

I funghi champignon, chiamati anche funghi bianchi o prataioli, sono tra i più utilizzati nella cucina italiana sia perché facilmente reperibili durante tutto l’anno sia per il costo non eccessivo e quindi alla portata di tutti.

Tra tutte le tipologie di fungo, il prataiolo, è quello più coltivato perché buono, facile da abbinare con altri ingredienti, nutriente e soprattutto perché richiede poche attenzioni in fase di crescita. Essendo un vegetale completamente privo di clorofilla non necessita della luce del sole per maturare, è sufficiente che nel substrato di coltivazione ci siano le sostanze adatte.

Come abbiamo appena visto esistono dei funghi champignon coltivati ma, ve ne sono anche tantissimi che spontaneamente crescono in natura. Nel secondo caso, volendo coglierli, bisogna prestare attenzione a non confonderli con specie similari, come ad esempio quelli del genere Amanita che sono altamente nocivi. Per gli esemplari coltivati, invece, il rischio di avvelenamento o intossicazione è ridotto a zero.

La commestibilità del fungo va sempre affidata a micologi esperti. Informazioni sbagliate o comportamenti superficiali potrebbero provocare danni da intossicazione o avvelenamenti con sintomi più o meno gravi (mal di testa, diarrea, eccessiva sudorazione, nausea, dolori addominali e vomito), a seconda del fungo ingerito. Si consiglia quindi di non consumare presunti funghi champignon raccolti autonomamente, senza prima averli fatti riconoscere da persone esperte in materia.

  • Le sindromi possono manifestarsi in due diverse maniere:
  • – a breve incubazione: sono i casi meno gravi, in cui i sintomi si manifestano entro le sei ore seguenti all’ingestione;
  • – a lunga incubazione: sono i casi più pericolosi perché possono intaccare anche organi come rene e fegato. Questi ultimi si manifestano dopo 7/12 ore dall’ingestione del fungo incriminato
  • Cosa fare se, in seguito all’ingestione di funghi che apparentemente abbiamo inavvertitamente scambiato per degli champignon, assistiamo alla comparsa di sintomi da intossicazione? Ecco alcuni consigli:
  • – mantenere la calma e non farsi prendere dal panico;
  • – recarsi immediatamente al pronto soccorso più vicino;
  • – se possibile portare con se anche un campione del fungo ingerito;
  • – evitare di bere latte o bevande alcoliche;
  • – non assumere farmaci;
  • – non ricorrere a rimedi fai da te.