Spesso quando si parla di depressione si pensa a uno stato di prostrazione tale che la persona che ne soffre non è in grado di svolgere una vita normale. Si crede che il depresso sia sempre triste e in preda allo sconforto, privo di energie, apatico, incapace di provare piacere per le attività che prima lo interessavano e accendevano in lui l’entusiasmo.
Questi, in realtà, sono i sintomi più tipici della depressione maggiore che, però, è soltanto una delle varie forme che può assumere questo tipo di disagio psicologico. Esiste anche una forma di depressione più subdola, meno evidente, che non si manifesta col pianto e l’umore costantemente nero: è la cosiddetta depressione mascherata o depressione latente
Depressione mascherata: cos’è?
La depressione mascherata, come lascia intuire il nome, è una forma di depressione difficile da individuare e diagnosticare. Spesso anche chi ne soffre non si accorge di averla poiché la sintomatologia è diversa da quella più “classica”. Chi soffre di depressione mascherata, infatti, manifesta il proprio malessere attraverso una serie di sintomi somatici, cioè fisici, riflettendo la sofferenza psichica sul corpo.
Depressione mascherata: i sintomi
A volte, si lamenta uno stato di malessere generale, fastidi non meglio definiti. In altri casi, la sofferenza si riversa su un organo bersaglio, dando luogo a disturbi più specifici. Può colpire il sistema digestivo, dando luogo a costipazione, dolori e crampi addominali, senso di nausea, difficoltà digestive, intestino irritabile, bruciore di stomaco. Può colpire la schiena, dando luogo a dolori lombari o sacrali oppure alla fastidiosa cervicale. Può manifestarsi sotto forma di tachicardie o aritmie. Può produrre dolori muscolari e articolari o anche segnalarsi con mal di testa e vertigini. Possono verificarsi anche disturbi del sonno come insonnia o ipersonnia, difficoltà di concentrazione, affaticamento immotivato, calo della libido.
La sintomatologia, dunque, è molto varia e cambia da individuo a individuo, anche se è sempre in prevalenza di natura fisica.
Quando si va dal medico lamentando questo tipo di fastidi, solitamente vengono prescritti una serie di esami e analisi che dovrebbero far luce sull’origine dei disturbi sperimentati. Dagli accertamenti, però, risulta che non ci sono cause organiche. A quel punto si fa strada l’idea che si tratti di un problema di altra natura, non fisica ma psicologica.
Alla base c’è un problema nella sfera affettiva ed emotiva, un disturbo dell’umore che si rende evidente attraverso sintomi psicosomatici. Sintomi che, spesso, si amplificano nei momenti di forte stress ed emotività per poi attenuarsi e sparire autonomamente e ricomparire tempo dopo, senza che vi sia una causa apparente. Sintomi che, di fatto, rappresentano la voce del nostro mondo interiore, il modo attraverso il quale si esprime un malessere profondo e inconscio, altrimenti incomunicabile.
I soggetti che presentano una depressione mascherata spesso sono persone che hanno difficoltà a riconoscere e dare spazio alle proprie emozioni e sentimenti.
Ai sintomi di natura fisica (sintomi psicosomatici), spesso se ne associano altri di tipo psicologico come:
- Ansia
- Bassa autostima
- Tendenza a rimuginare costantemente sul proprio stato di salute
- Paura di morire
- Sentimenti depressivi legati alla sintomatologia somatica
- Ipocondria
- Basse capacità di introspezione
Curare la depressione mascherata
La depressione mascherata o depressione nascosta, prima di essere curata, deve essere diagnosticata in modo certo. Spesso è il medico di base il primo a essere interpellato dal paziente poiché i sintomi, come abbiamo ribadito più volte, sono di natura fisica, sperimentati nel corpo. Una volta esclusa un’eziologia organica, sarà compito del medico indirizzare il paziente che potrà rivolgersi a un esperto per una consulenza psicologica, che come evidenziato dallo psicologo Manuel Marco Mancini sul suo sito www.psicologoeur.com, rappresenta un breve percorso volto a individuare il problema ed eventualmente gettare le basi per un eventuale intervento di supporto psicologico o di psicoterapia, laddove necessario.
Solitamente, il percorso psicoterapico viene affiancato da una terapia farmacologica.