Chiunque visiti il paese di Cividale del Friuli, provincia di Udine, sicuramente farà visita ad uno dei suoi luoghi più famosi: il Ponte del Diavolo. Il Ponte del Diavolo consiste nel ponte di pietra, sospeso su due arcate e poggiante su un macigno naturale, che attraversa il fiume Natisone.
Il ponte ha origini molto antiche ma quello che possiamo vedere oggi risale al 1945, quando il ponte venne ricostruito dai tedeschi.
Una delle particolarità di questo ponte, oltre che la sua lunga storia, è anche la leggenda al quale è collegato il suo nome. Si dà infatti il caso che il ponte del diavolo derivi da una narrazione popolare, secondo la quale i cittadini di Cividale, in tempi antichi, si riunirono per decidere se costruire un ponte che congiungesse le due estremità della sponda oltre il fiume. Decisi per la costruzione, si trovarono di fronte all’ostacolo su come fare un ponte di pietra.
Nonostante i tentativi, i cittadini di Cividale non riuscirono a trovare alcun modo per realizzare il ponte, ed alla fine decisero di contattare il Diavolo in persona. Quando il demonio comparve, essi gli chiesero di dare loro la possibilità di costruire il ponte.
Al che il demonio decise: se loro avessero consegnato a lui l’anima del primo che avrebbe transitato sul ponte, allora lui li avrebbe aiutati a costruirlo.
I cittadini accettarono: fu così che, solamente in una notte, il diavolo costruì tutto da solo quel grande ponte.
Egli chiese aiuto anche alla madre, che portò nel grembiule un grande sasso (che è il macigno naturale sul quale poggia il Ponte del Diavolo) da mettere nel mezzo del fiume.
Il mattino seguente, ad opera ultimata, il diavolo però pretese la sua ricompensa. A quel punto i cividalesi cominciarono a pensare ad un modo per non dargliela vinta: nessuno infatti voleva sacrificarsi per dare l’anima al diavolo.
Quando ecco che, mentre la discussione era ancora in corso, arrivò un gruppo di ragazzini che stavano correndo dietro ad un cane. Il povero cane, non sapendo dove fuggire, prese la via del Ponte del Diavolo: e così fu proprio l’anima del cane ad essere presa dal diavolo, il quale si vide così truffato nelle proprie intenzioni.
Secondo altre narrazioni popolari, l’anima dell’animale era quella di un gatto; inoltre taluni secondo taluni furono proprio i cittadini ad inventarsi lo stratagemma per beffare il demonio.
Da quel giorno, il ponte prese il nome del Demonio e la leggenda è nota in tutta Italia.