“Non innamorarti di una donna che legge” è una delle poesie più attuali di Marta Rivera Garrido. Tutt’oggi molto apprezzata per il suo pensiero profondo, ovvero la possibilità di uscire dagli schemi della società attraverso cultura e consapevolezza. Esse rappresentano per la scrittrice dei baluardi imprescindibili per la libertà personale e l’emancipazione femminile.
Ecco il testo integrale della celebre poesia che oggi è sempre più citata dagli amanti della letteratura:
“Non innamorarti di una donna che legge,
di una donna che sente troppo,
di una donna che scrive.
Non innamorarti di una donna colta,
maga, delirante, pazza.
Non innamorarti di una donna che pensa,
che sa di sapere e che inoltre è capace di volare,
di una donna che ha fede in sé stessa.
Non innamorarti di una donna che ride
o piange mentre fa l’amore,
che sa trasformare il suo spirito in carne e, ancor di più,
di una donna che ama la poesia (sono loro le più pericolose),
o di una donna capace di restare mezz’ora davanti a un quadro
o che non sa vivere senza la musica.
Non innamorarti di una donna intensa, ludica,
lucida, ribelle, irriverente.
Che non ti capiti mai di innamorarti di una donna così.
Perché quando ti innamori di una donna del genere,
che rimanga con te oppure no, che ti ami o no,
da una donna così, non si torna indietro.
Mai.”
Riflessioni:
Il significato della poesia “Non innamorarti di una donna che legge” di Marta Rivera Garrido, è molto intenso e significativo. Di sicuro ampiamente riconoscibile nel movimento di emancipazione femminile in essere nel nostro tempo.
La negazione dell’autrice, mette in guardia l’uomo ed apre una finestra sull’universo di una donna che non si ferma ai propri confini.
Le donne che leggono, che amano con passione, che sanno carpire il valore effimero della vita sanno di non appartenere a nessuno e reclamano in ogni dove la loro libertà: di espressione, di godimento, di fantasia. Quella che potrebbe essere definita follia o delirio dall’uomo “tradizionale” è la negazione dell’appartenenza ad un ruolo prefissato.
Passano la loro esistenza nutrendosi di sapere, sono colte e intelligenti. Amano l’arte, la musica e la poesia: da esse traggono forza vitale e reazioni di pelle.
Si abbandonano all’amore fisico con passione e trasporto, mettendoci tutto il loro essere.
Le donne che hanno fede in loro stesse e che sanno di sapere, non si accontentano.
Non si accontentano di essere mogli o madri.
Loro sanno di essere molto di più, e scoprendo il loro animo, non si potrà non innamorarsi perdutamente della loro capacità di volare, di cadere e di rialzarsi.
Le donne che leggono sono lucide, ma anche ribelli ed irriverenti.
Rovesciano il mondo precostituito, fanno impazzire tutti: di gioia o di dolore e ti invadono il cuore.
Una volta assaggiato il sapore diverso della vita di una donna così, nulla sarà più come prima.
Vita e opere di Marta Rivera Garrido
Marta Rivera Garrido è una poetessa, scrittrice e traduttrice nata presso la Capitale della Repubblica Dominicana, ovvero Santo Domingo. La sua vita è stata dedicata e continua ad esserlo, alla poesia. Non a caso si è laureata in scienze politiche all’Università di Santo Domingo.
Per un breve periodo ha vissuto negli States, precisamente a Miami e New York, per poi trasferirsi a San Juan di Porto Rico.
Il suo primo e già all’ora grande successo, si verifica nel 1996, anno in cui vince il Premio Internazionale “Novel House Theater”, grazie all’opera “Ho dimenticato il tuo nome”.
Altre opere realizzate da Martha Garrido:
- Transparencias de mi espejo nel 1985
- Geometría del Vértigo nel 1985
- Enma, la noche, el mar y su maithuna nel 1995
- Alfabeto de Agua nel 2013
- Enma e altriframmenti nel 2016
Distaccandosi leggermente dalle sue opere, nel 1998 Martha decide di redigere e scrivere il documentario intitolato “Artisti ad Aprile”, per narrare esattamente quel che è accaduto nella Rivoluzione di Aprile verificatasi nell’anno 1965.
In tutte le sue opere e testi, Martha Garrido ha scelto di utilizzare appositamente un linguaggio piuttosto provocatorio. Il suo modo di porsi trova fondamento nella sua voglia di evadere dall’incasellamento obbligatorio che la società riserva alle donne. La Garrido ha sempre lottato per ampliare i diritti del genere femminile.
Il suo voler scuotere le coscienze a livello sociale significa cercare di creare un terreno fertile all’insegna del cambiamento. Le donne che si ribellano all’ordine sociale non sono isteriche o noiose, esse esercitano “in pieno” i loro diritti.
La verità però è che allo stato attuale sono ancora molti i retaggi culturali che impediscono alle donne di avere il loro giusto spazio.