L’emergenza Coronavirus che ha caratterizzato questo burrascoso 2020 è ben lungi dall’essere superata. Dopo una prima fase post lockdown dove il numero dei contagi in Italia sembrava in netta discesa, si è lentamente assistito a una impennata dei casi, il che ha costretto le autorità a una nuova inversione di rotta per quanto riguarda le norme e le restrizioni vigenti sul territorio nazionale.
A queste norme generali si vanno ad aggiungere quelle regionali; in molte regioni infatti vengono adottate misure anche più restrittive di quelle nazionali. Diventa quindi sempre più importanti munirsi degli appositi dispositivi di protezione individuale e in particolar modo delle mascherine, fondamentali per la vita di ogni giorno. Su Maskhaze trovi dpi per ogni esigenza, per essere sempre attrezzato e in linea con le regolamentazioni vigenti.
Vediamo quali sono queste ultime, dal generale al particolare.
La mascherina: regole nazionali
In Italia, così come in tutti i paesi colpiti dall’emergenza Coronavirus, si sono attraversate diverse fasi con diversi gradi di restrizione e differenti linee guida per quanto riguarda l’utilizzo delle mascherine.
Se all’inizio della pandemia, nel periodo immediatamente precedente all’inizio del lockdown, l’utilizzo della mascherina veniva addirittura sconsigliato da alcuni esponenti dell’ambito scientifico, le evidenze sul campo hanno immediatamente dimostrato che il suo utilizzo non solo non è assolutamente nocivo, ma è addirittura fondamentale per poter abbassare sensibilmente la probabilità di contagio.
Durante la cosiddetta fase uno la mascherina è diventata obbligatoria (sia all’aperto che nei luoghi chiusi) per tutti coloro che si trovavano costretti a lasciare le proprie abitazioni per motivi lavorativi o per altre necessità.
Nel corso della lenta ripresa delle attività caratterizzante la fase due, le restrizioni si sono via via allentate, arrivando ad un obbligo di utilizzo della mascherina solo nei luoghi pubblici al chiuso e nei mezzi di trasporto. La risalita del numero dei contagi ha però fatto nascere la necessità di introdurre una nuova postilla.
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha infatti firmato l’Ordinanza 16 agosto 2020 che prevede, oltre alla sospensione dell’attività del ballo in discoteche e spazi chiusi, che le mascherine debbano essere indossate obbligatoriamente anche all’aperto nella fascia oraria che va dalle 18.00 alle 6.00 del mattino in tutti i luoghi dove c’è maggiore probabilità che si verifichino assembramenti.
La Campania e l’obbligo di mascherina
Il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca ha mostrato, fin dalle prime fasi del lock-down, un notevole pugno duro nell’attuazione delle normative nazionali. Anzi, ha fin da subito applicato restrizioni ancora più severe per la popolazione campana, al fine di contenere quanto più possibile i contagi. Anche in questi ultimi mesi estivi il presidente non si è smentito e ha introdotto una serie di obblighi per i residenti in Campania che rientrino da viaggi all’estero o dalla Sardegna (viste le ultime poco rassicuranti notizie riguardo i numerosi focolai presenti in tale regione). Tali cittadini sono infatti obbligati a sottoporsi a un tampone oro-nasale e ad osservare una quarantena preventiva fino al ricevimento dell’esito e oltre, ovviamente, in caso di esito positivo. Riguardo l’obbligo della mascherina De Luca si attiene al momento alle norme nazionali, ma invita i cittadini a un maggiore senso di responsabilità e le forze dell’ordine a una maggiore attenzione e severità nell’applicare le sanzioni previste, minacciando al contempo di inasprire ulteriormente le restrizioni se la situazione non dovesse migliorare.
L’obbligo di mascherina nella regione più colpita: la Lombardia
Attilio Fontana, presidente della regione Lombardia così duramente colpita dall’emergenza Coronavirus, ha recentemente firmato l’Ordinanza n°590 dove, tra le altre cose, si legge: “Nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto, è confermato l’obbligo di indossare una mascherina o qualsiasi altro indumento a protezione di naso e bocca.
Nei luoghi all’aperto la mascherina va sempre portata con sé e deve essere obbligatoriamente indossata qualora non sia possibile mantenere costantemente la distanza di sicurezza di almeno un metro da altre persone che non fanno parte dello stesso gruppo familiare.
Il personale che presta servizio nelle attività economiche, produttive e sociali deve sempre indossare la mascherina, a prescindere dal luogo in cui l’attività viene svolta.
Non sono soggetti all’obbligo di indossare la mascherina i bambini al di sotto dei sei anni, o i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina e le persone che interagiscono con loro.”
L’obbligo di mascherina in Sardegna
Il primato estivo in fatto di contagi spetta alla Sardegna, regione drasticamente colpita negli ultimi mesi a causa della forte affluenza di turisti tipica della stagione calda e alla scarsa applicazione delle norme vigenti. Oltre all’ applicazione delle norme nazionali, numerosi comuni come ad esempio quello di Sassari, hanno reintrodotto l’obbligo di mascherina anche all’aperto 24 ore su 24.
A tale proposito l’eventualità di un ritorno su base nazionale all’obbligo di mascherina 24 ore su 24 è una ipotesi che il ministro della salute Speranza non si sente ancora di escludere visto nel caso in cui la situazione dovesse continuare a peggiorare.
Per avere sempre sotto controllo la situazione dei contagi in Italia può essere utile consultare il sito del Ministero della Salute.