Quale piano cottura devo scegliere per la mia cucina

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La scelta di una cucina componibile non è spesso così semplice come sembra, soprattutto per ciò che riguarda gli elettrodomestici da adottare. Chi di noi infatti non si è mai chiesto “Quale piano cottura devo scegliere per la mia cucina?“.

Una domanda piuttosto sensata, se consideri la vastità di marche e modelli presenti sul mercato. Ebbene si! Ogni piano cottura è diverso da un altro, sia sul piano tecnologico che di alimentazione. Una buona cottura dei cibi, infatti, non è soltanto una questione di abilità, ma di strumenti idonei e di buona qualità, come quelli offerti da 197 Piermarini Design, da 50 anni tra i leader nel settore del design e dell’arredamento a Roma. Valuta quindi tutti i pro e i contro prima di procedere all’acquisto di un piano cottura, come ad esempio la precisione e la potenza del calore e la possibilità di cuocere le pietanze in modo uniforme.

Dalle cucine a legna al sistema ad induzione

Le prime cucine a gas nascono intorno alla prima metà del 1800, in sostituzione di quelle alimentate a legna e a carbone. L’arrivo del gas nelle case, trasforma la cucina domestica (anche se inizialmente presente soltanto nelle grandi città). Successivamente, il gas precedente viene rimpiazzato dal metano, oggi presente in tutte le nostre case. Adesso, il piano cottura sta sempre più evolvendosi, fino ad arrivare all’ormai diffuso metodo ad induzione, un salto in avanti per quanto riguarda estetica e praticità.

Piano cottura a gas: una scelta di tradizione

Il più quotato dalle donne, il piano cottura a gas è simbolo di tradizione. Il calore viene trasmesso direttamente dalla fiamma, diffusa dai bruciatori, alla pentola. Solitamente, esso è composto da quattro fuochi di diverse dimensioni (a volte anche cinque o sei) che generano un calore potente capace di cuocere i cibi in modo uniforme. Sono presenti alcune valvole di sicurezza le quali garantiscono l’arresto di una eventuale fuoriuscita di gas in caso di improvviso spegnimento della fiamma.

Piano cottura elettrico

Rispetto alle altre soluzioni, questa è sicuramente la più economica, grazie al suo prezzo contenuto. Si può distinguere in radiante e alogeno. Vediamo insieme qual’è la differenza. Entrambi sono rivestiti in vetroceramica, resistente al calore e infrangibile. Essi non necessitano di un allacciamento al gas, ma mentre il primo funziona grazie al riscaldamento di una resistenza elettrica, il secondo è alimentato da infrarossi e luci alogene. Sono pratici e sicuri, ma riscaldano lentamente.

Piano cottura ad induzione: l’evoluzione della cucina

Si tratta di una soluzione alquanto innovativa ormai diffusa nel mondo del commercio. Non vi è presenza di fiamma, ma il calore viene generato dall’energia elettrica sfruttando il principio dell’induzione. Tramite alcune bobine viene generato un campo magnetico capace di riscaldare le pentole, senza diffondere il calore sul piano in vetro. I tempi di cottura sono brevissimi, con un rendimento pari al 90%, riducendo così gli sprechi di energia.