Quando rivolgersi a un avvocato: tutto quello che c’è da sapere

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Sempre più spesso e in diversi ambiti si ha la necessità di rivolgersi a un avvocato con l’obiettivo di vedere tutelati i propri diritti.

Non è raro, infatti, di ritrovarsi in situazioni tali per cui si è subito un torto o c’è stato un contenzioso e si deve “fare giustizia”. L’avvocato è proprio quella figura professionale deputata a far rispettare, perché ne conosce i commi e le applicazioni (e le implicazioni), la legge.

Ci si rivolge a un avvocato per risolvere un problema stabilendo chi ha ragione e chi ha torto, ma anche per definire la normativa di riferimento da seguire in un determinato contesto; ruolo dell’avvocato è anche quello di offrire consulenza per risolvere contenziosi senza arrivare davanti a un giudice e fornire assistenza per capire come comportarsi nelle più svariate questioni private, sociali e professionali.

Gli ambiti di esercizio di un avvocato

Esistono diversi settori di specializzazione in cui può operare un avvocato:  partendo dal diritto in ambito civile, a quello in ambito penale, ma anche diritto amministrativo, oltre al diritto del lavoro e quello in ambito di previdenza sociale.

I settori del diritto tributario e doganale e/o della fiscalità internazionale. Andiamo poi al diritto internazionale, ed a quello dell’Unione europea, ed anche al diritto dei trasporti e quello della navigazione.

Ovviamente le specializzazioni sono tante e non possiamo affrontarle tutte. Ciò che è certo è che per ogni situazione della vita esiste una sezione di diritto dedicata.

Si ricorre all’avvocato, quindi, per un’ampia casistica. Dalle questioni in materia di separazione e divorzio ai problemi che si possono incontrare nel mondo del lavoro (mobbing, discriminazioni, licenziamento senza giusta causa, eccetera), alle questioni societarie, alla tutela dei marchi e della proprietà intellettuale e del diritto d’autore, così come per le questioni amministrative della gestione di un condominio fino a episodi di violenza, aggressione, furto e lesioni personali.

Campi di esercizio di un avvocato sono anche quelli legati alla necessità di un proprietario di rientrare in possesso di un immobile quando l’inquilino non paga l’affitto. Se necessiti di assistenza per lo sfratto di un inquilino clicca qui per ottenere supporto in materie immobiliari.

Cosa sapere prima di andare dall’avvocato

Prima di recarsi presso lo studio di un avvocato è importante chiarire alcuni elementi che possono tornare utili per ricevere un’assistenza migliore. Da una parte, per quanto possa risultare scontato, all’avocato va detta sempre tutta la verità della vicenda per cui gli si richiede assistenza. È tenuto al segreto professionale e non denuncia il cliente, ma ha il dovere di assisterlo fornendogli la miglior difesa possibile, anche in caso di colpevolezza.

Quando ci si presenta presso lo studio legale è fondamentale anche portare tutta la documentazione relativa al caso in oggetto. Maggiore è il materiale a sua disposizione migliore potrà essere il suo operato. È utile anche ricordare che, sebbene l’avvocato sia l’esperto legale e la figura di riferimento, con lui non si ha un rapporto passivo. Si possono proporre alternative e chiedere chiarimenti o di valutare di procedere in maniera differente a quanto proposto. Infine, bisogna ricordare che la scelta di un avvocato non è irreversibile e in presenza di mancata sintonia o scarsa fiducia ci si può rivolgere a un altro professionista in qualsiasi momento.