Chiunque si sia sottoposto ad intervento al crociato anteriore del ginocchio, sa bene quanto sia importante, per il recupero funzionale nel minor tempo possibile, sottoporsi a fisioterapia per il rinforzo muscolare della gamba interessata.
Ma se da un lato per la riabilitazione post intervento la prassi è scontata, non tutti hanno l’accortezza di sfruttare il vantaggio che deriva dalla tonificazione dei muscoli prima di finire sotto i ferri del chirurgo ortopedico.
È dimostrato infatti, che i tempi di recupero dopo l’intervento di ricostruzione del crociato anteriore siano molto più rapidi per i soggetti che hanno iniziato il percorso riabilitativo prima dell’operazione.
Le cause della rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio
Le cause legate alla rottura del legamento crociato anteriore sono davvero tante e oggi, in Italia, questo intervento, è quello che si effettua con più frequenza in ambito strettamente ortopedico.
Il crociato anteriore è un legamento importantissimo che determina la stabilità e la biomeccanica del ginocchio. Permette infatti di scongiurare l’iperestensione del ginocchio e frena la rotazione interna della tibia.
Perché il crociato anteriore si rompe o si lesiona
La rottura del crociato anteriore è legata a traumi di vario tipo e tra questi risaltano quelli che rientrano negli ambiti sportivi, area in cui questo tipo di infortunio è davvero molto frequente.
Per l’esattezza, capita spesso che la lesione o la rottura del crociato non siano conseguenza diretta di un trauma di tipo contusivo, ma piuttosto accade a causa di torsioni repentine delle ginocchia oppure atterraggi del ginocchio in iperestensione.
Non a caso, gli sport che potrebbero portare a una rottura del legamento crociato anteriore con maggiore frequenza sono:
- Calcio
- Basket
- Sci
- Rugby
La lesione però può verificarsi anche a seguito di eventi traumatici che causano una violenta distorsione del ginocchio. Uno dei casi tipici e più frequenti sono quelli relativi agli incidenti stradali.
Cosa accade fisicamente al ginocchio quando si rompe il legamento crociato
Il legamento crociato anteriore è un tessuto del ginocchio che parte dall’area inferiore del femore e passa per la parte superiore della tibia.
La sua traiettoria quindi, è obliqua. Parte da dietro, da quella che viene chiamata superficie femorale e si allunga in avanti, raggiungendo la superficie tibiale. Qui, si incontra con il legamento crociato posteriore.
Il suo ruolo è estremamente fondamentale in quanto rende stabile il ginocchio evitando che scivoli verso l’interno.
Quando a seguito di una forte torsione il tendine viene sottoposto a un’iperestensione, si verifica la lesione o rottura dello stesso.
Qual è il trattamento per la lesione del legamento crociato anteriore
Per la lesione del legamento crociato anteriore esistono due diversi tipi opzioni diverse tra di loro:
- Chirurgica
- Conservativa
Sarà l’ortopedico specializzato nella cura del ginocchio a fare una valutazione clinica del paziente che successivamente deciderà se sottoporlo a operazione, o consigliare una terapia conservativa, in base ad altri fattori. Tra questi:
- gli anni del paziente (è un paziente giovane o anziano?)
- le richieste funzionali del paziente che si dovrà sottoporre all’intervento
- se il paziente riporta altre lesioni (tra queste lesioni legamentose, meniscali e fratture)
Sulla base della decisione che prenderà l’ortopedico, indirizzerà il paziente a sottoporsi a operazione o intraprendere la strada della fisioterapia.
Per quest’ultima opzione, la fisioterapia sarà diversa e specifica in base al caso e al trauma subito dal paziente.
Fisioterapia dopo intervento al crociato anteriore
Dopo essere stati sottoposti a un intervento chirurgico del legamento crociato anteriore del ginocchio, la riabilitazione del paziente, ricopre un ruolo estremamente importante.
L’operazione chirurgica, si pone come obiettivo quella di riparare le strutture che sono state lesionate a seguito del trauma.
La fisioterapia invece, si pone altri obiettivi:
- riduzione del dolore
- riduzione dell’edema
- recupero di tutto il movimento del ginocchio
- massima ripresa della forza del muscolo
- recupero della propriocezione (cioè saper individuare il proprio arto nello spazio circostante senza vederlo)
- recupero della deambulazione
- ritorno alle vecchie abitudini, tra cui attività lavorativa e sportiva
L’importanza della fisioterapia nella riabilitazione post-chirurgica
Sottoporsi alla fisioterapia post-chirurgica, richiede tempi di recupero non affrettati. Deve essere in grado di rispettare tutti i tempi di guarigione dei tessuti, cercando di sforzare il meno possibile la parte operata.
La fisioterapia, può anche avere tempistiche diverse in base al tipo di tecnica e tecnologia che è stata utilizzata in sala operatoria al momento della ricostruzione.
Esistono studi di fisioterapia, specializzati nella riabilitazione dopo l’intervento al crociato anteriore che si servono della macchina isocinetica, un dispositivo in grado di calibrare gli sforzi da far effettuare alla gamba sulla base di dati rilevati in tempo reale con un computer.
Queto consente di tornare all’attività sportiva o lavorativa in tempi più brevi rispetto alle fisioterapie tradizionali, rinforzando efficacemente i muscoli in maniera tale da prevenire future ricadute.
Per conoscere tutti i vantaggi che l’isocinetica consente di avere, visita questa pagina che tratta della riabilitazione dopo rottura del crociato anteriore. Si tratta del sito di uno studio di fisioterapia che possiede la macchina isocinetica, grazie alla quale effettua la riabilitazione di atleti professionisti, semiprofessionisti e dilettanti, soprattutto calciatori e rugbysti.
Uno degli ultimi ad aver scelto questo studio, proprio perché in possesso della macchina isocinetica è Richmond Boakye, calciatore della Stella Rossa di Belgrado (vedi qui la notizia).
La fisioterapia conservativa
Un altro tipo di trattamento a cui il paziente si può sottoporre, è la fisioterapia conservativa.
Sulla base della propria esperienza, l’ortopedico che effettua una prima visita al paziente che presenta la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio, può decidere di non sottoporre a operazione i pazienti che hanno una vita particolarmente sedentaria.
A quel punto, il paziente dovrà imparare a gestire il proprio ginocchio, instabile, attraverso degli esercizi particolari che potrà fare anche a casa.
Questo particolare tipo di riabilitazione, si pone come obiettivo principale quello di:
- ridurre il dolore
- ridurre l’infiammazione
- ridurre il gonfiore
Ridotti i sintomi elencati, insieme al fisioterapista si procederà con esercizi e stretching che rinforzeranno il tono muscolare per far fronte all’instabilità del ginocchio.
L’obiettivo di questi esercizi e dello stretching, è quello di far tornare il ginocchio il più funzionale possibile e ridurre la possibilità di essere sottoposti all’intervento chirurgico.
In caso di sovrappeso è fortemente consigliabile affiancare al percorso fisioterapico anche un piano nutrizionale idoneo alla persona, per perdere il peso in eccesso, in maniera tale da non sovraffaticare le ginocchia. Ma è bene evitare le diete fai date, meglio consultare un nutrizionista.
Terminata la riabilitazione, il paziente, dovrà quotidianamente fare esercizi in totale autonomia, a casa, in palestra o dove preferisce. Ciò impedirà di perdere, i benefici ottenuti fino a quel momento grazie alla fisioterapia conservativa.