La diffusione crescente delle sigarette elettroniche in Italia e nel resto del mondo ha portato moltissimi istituti di ricerca a condurre studi scientifici sugli effetti che questo dispositivo ha sulla salute umana.
Moltissime persone, infatti, decidono ogni giorno di passare dal fumo di sigaretta tradizionale a quella elettronica nella convinzione che sia totalmente innocua per la loro salute, nell’ottica di ridurre così i danni provocati dalla loro dipendenza dal tabacco.
Nelle prossime righe vedremo insieme come funziona una sigaretta elettronica e quali sono i dati che siamo riusciti a ricavare dai diversi studi effettuati fino a questo momento.
Come funziona una sigaretta elettronica?
La sigaretta elettronica è un dispositivo che si occupa di convertire un liquido contenuto all’interno della sua cartuccia ricaricabile in vapore disponibile per l’inalazione.
La vaporizzazione del liquido viene generata dall’atomizzatore che viene alimentato da una batteria ricaricabile (normalmente tramite un cavetto usb, proprio come i dispositivi cellulari).
Grande importanza ha il liquido, in quanto contiene la nicotina che fa in modo che l’organismo riceva quasi la stessa sensazione del fumo di una sigaretta tradizionale di cui ha bisogno l’organismo del fumatore abituale.
Perché la sigaretta elettronica potrebbe aiutare a migliorare la vita di un fumatore?
Rispetto alle sigarette tradizionali, il dispositivo elettronico è senza dubbio meno dannoso per la salute, in quanto il liquido non contiene tutte le varie sostanze catramose per facilitare la combustione di cartina e tabacco.
In questo modo l’inalazione del vapore porta ad assumere la nicotina, l’elemento che crea dipendenza, e porta a conservare la gestualità durante la routine quotidiana del fumatore.
Alcune persone hanno sfruttato questo dispositivo per provare a smettere di fumare, riducendo in modo progressivo la quantità di nicotina presente nella cartuccia. In commercio esistono infatti liquidi che contengono 4 mg di nicotina al massimo e si possono anche scegliere diverse composizioni per portare via via il livello a 0 mg, riducendo progressivamente l’assunzione in modo da eliminare l’assuefazione per il nostro organismo.
Se state sfruttando questo dispositivo per smettere di fumare ci sentiamo di suggerirvi di visitare la pagina di vapeinitaly.com dove troverete una vasta scelta di liquidi e aromi per sigarette elettroniche, in modo da valutare le diverse composizioni e scegliere eventualmente quella che più faccia al caso vostro.
La sigaretta elettronica è innocua?
La risposta purtroppo è no. Sebbene sia molto meno nociva di quella tradizionale, verificando gli studi fatti dai diversi enti che hanno reso pubblici i risultati, ci rendiamo conto che ha anch’essa effetti nocivi per la nostra salute.
In primo luogo apporta un discreto rischio cancerogeno per l’utilizzatore, in quanto la nicotina è una sostanza che potrebbe contribuire alla formazione di cellule tumorali.
In secondo luogo la pericolosità del dispositivo è dettata dalla temperatura del vapore contenente le sostanze che simulano l’effetto di una sigaretta tradizionale.
Senza dilungarci nei dettagli scientifici, che potrete approfondire all’interno di questo articolo, possiamo dire che la sua pericolosità per la salute è dettata dalla potenza dell’atomizzatore presente all’interno del dispositivo.
Per questo motivo la sigaretta elettronica, proprio come quelle tradizionali, può essere venduta solamente alle persone che abbiano compiuto già 18 anni, in modo che siano a conoscenza dei rischi che corrono per la loro salute.
In definitiva è importante non avere una dipendenza da fumo, ma la sigaretta elettronica potrebbe essere un buon strumento di passaggio per avvicinarsi all’eliminazione di questa scomoda dipendenza per i fumatori abituali.