Tutte le informazioni utili riguardo la Social Card in vigore fino al 2017
La social card SIA (Sostegno di Inclusione Attiva) è un sussidio ricevuto da famiglie i possesso di determinati requisiti. A partire dal 2018 la SIA, così come l’Asdi, è stata inglobata dal REI, nell’ottica riorganizzativa decisa con la legge di bilancio.
Nell’articolo che proponiamo oggi trattiamo della non più esistente carta acquisti. .Essa era nata allo scopo di fornire sostegno nella spesa alimentare, sanitaria ed al pagamento delle bollette di gas e luce.
Si tratta della social card introdotta a suo tempo al Governo Berlusconi, all’inizio della crisi economica che tutt’ora ci accompagna.
Da chi era erogata? Ogni quanto veniva caricata? La Social Card era ricaricata bimestralmente (40 euro al mese, ovvero 80 euro ogni 60 giorni) dall’INPS, per un importo complessivo di 480 euro annui. Vi ricordiamo, però, che si tratta di una procedura non più valida.
Avevano diritto a fare domanda solo:
- – cittadini di età superiore a 65 anni, sia italiani che facenti parte della comunità Europea, in possesso di un reddito inferiore a 6795.37 Euro e regolarmente iscritti all’anagrafe comunale. Il richiedente o il coniuge non dovevano risultare essere possessori di un automobile, avere una percentuale superiore al 25% di un edificio abitativo, avere una percentuale superiore al 10% di edifici ad uso non abitativo. Il patrimonio mobiliare, inoltre, non doveva superare i 15000 Euro;
- – cittadini di età inferiore a 3 anni. Anche per loro, oltre che per i loro genitori, era obbligatoria la cittadinanza italiana o comunitaria. Il requisito del reddito ISEE non doveva essere superiore a 6795.37 Euro e le condizioni economiche familiari erano le stesse indicate per gli over 65.