Test dell’olio, l’Italia batte la Spagna

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Buone notizie per l’olio italiano: se esso rimane un prodotto di eccellente qualità ed estremamente controllato, lo stesso varrà anche per gli oli che sono prodotti nel territorio dell’Unione Europea. Non è certo una novità che l’olio sia un prodotto alimentare molto importante per l’Italia, ma l’ultima vittoria ottenuta dimostra che l’attenzione dell’Italia alle procedure per il controllo qualità degli oli sono ancora molto alte. Come si legge dall’intervento di Gennaro Secolo, presidente Consorzio nazionale degli olivicoltori, è stato salvato il Panel Test, un’analisi organolettica sulla qualità degli oli e soprattutto dell’extravergine, che diversi Paesi europei – Spagna in primis – avrebbero voluto eliminare.

Come apprendiamo dal sito oliocongedi.com, uno dei maggiori produttori nel Salento di olio EVO, in Europa c’erano state diverse pressioni per eliminare il Panel Test; ma infine il Consiglio Oleico Internazionale, COI, ha deciso di non eliminare questo test qualitativo.

Una decisione che è dovuta anche al fatto che le migliaia di aziende italiane produttrici di olio si sono fatte vedere unite sotto questo aspetto, dimostrando di volere i massimi controlli sulla qualità dei prodotti che vengono immessi sul mercato. Questo impedisce che prodotti di qualità inferiore, e di prezzo inferiore, raggiungano il nostro mercato e possano così danneggiare coloro che svolgono un lavoro di alta qualità.

Anche le associazioni dei consumatori si sono dette felici del fatto che il Panel Test sia stato salvaguardato: una misura che permette di garantire prodotti di alta qualità ai consumatori italiani e salvaguarda anche le nostre aziende.

Ma cosa è il Panel Test, in che cosa consiste?

Il Panel Test

Il Panel Test consiste in un test che viene effettuato per mezzo di persone che sono chiamate a valutare le caratteristiche organolettiche ed i pregi e difetti di ogni tipo di olio, partendo dal sapore al colore, dall’odore al suo aspetto.

In questo modo si trasformano i sensi umani (vista, olfatto e gusto) in veri e propri strumenti di misurazione per garantire che la produzione di oli sia sempre improntata alla maggiore qualità possibile.

Introdotto da un regolamento CE e successivamente modificato, esso prevede una normativa che richiede alcuni requisiti agli assaggiatori. Il Panel è composto da un Capo e assaggiatori in numero da otto a dodici. Ogni assaggiatore deve esprimere il giudizio sulle caratteristiche dell’olio e compilare una scheda dei pregi e degli eventuali difetti che ha rilevato nel corso dell’analisi. Per ogni olio sono predisposti una serie di attributi, positivi e negativi. Questi attributi permettono quindi di analizzare la qualità del prodotto e di dare un giudizio complessivo dell’olio.

Si tratta quindi di uno strumento che garantisce l’accesso al mercato solo per prodotti di una certa qualità. Il Panel Test è salvo, ma può ancora essere migliorato: in particolare le proposte per sviluppare al meglio il prodotto sono l’individuazione dei composti minoritari che possono caratterizzare oli di maggiore o minore qualità standardizzare l’analisi sensoriale per cercare di definire infine degli standard che possano essere univoci e chiari analizzare gli aspetti critici che sono connessi alla valutazione organolettica.