Trapianto di capelli: tra paure e cose da sapere

Chi demonizza ancora oggi il trapianto di capelli lo fa perché non ha ancora colto i tanti progressi che sono stati fatti in questo settore. Il mondo della tricologia, specialmente negli ultimi anni, è molto cambiato ed è per questo motivo che è importante analizzare da vicino le più grandi paure di chi pur soffrendo di alopecia rifugge l’idea del trapianto.

Quali sono le paure più frequenti sul trapianto di capelli 

Quali sono i timori che si hanno? Di sicuro, quando si pensa al trapianto si ha paura del dolore. Questo viene visto ancora come un intervento decisamente doloroso e anche molto invasivo. In poche parole, qualcosa da cui scappare a gambe levate.

Ma è effettivamente così? No. Nel corso degli anni, infatti, sono stati fatti grandi progressi da questi punti di vista, grazie all’introduzione di nuove tecniche di trapianto di capelli. Non solo. Si deve anche ricordare che tutti gli interventi di questo tipo sono eseguiti in apposite sale operatorie e da equipe mediche formate appositamente per questo. Al paziente verrà somministrata un’anestesia locale che permetterà di non sentire alcun dolore durante l’intervento.

E dopo cosa accade? Anche la convalescenza fa molta paura e anche in questo caso si deve sottolineare che provare un po’ di fastidio i primi giorni dopo l’operazione è normale e fisiologico, ma si tratta di dolori che possono essere placati con semplicissimi analgesici.

Altro grande timore è quello di sbagliare la tecnica di trapianto. Oggi si ha la possibilità di scegliere tra diverse tipologie di trapianto anche se, lo ricordiamo, quella meno invasiva è la tecnica FUE. Si tratta della soluzione migliore per chi rifugge dal dolore e non vuole avere dei segni evidenti. Ad ogni modo, è sempre utile approfondire quello che è bene sapere prima di un intervento di autotrapianto di capelli con un tricologo o su un portale specializzato, così da avere le idee chiare prima di prendere una decisione.

Si tratta di timori che possono essere placati con un po’ di informazione su questo intervento che è sì delicato, ma può portare nuovamente le persone ad amarsi e ad accettarsi dopo il trauma di aver perso i capelli.

Lo stesso discorso vale per le paure collegate all’età. Se da un lato c’è chi pensa che ci si possa sottoporre a un trapianto solo in età adulta, ma non troppo, dall’altro c’è sempre chi ricorda che invece da 18 a 90 anni è possibile farlo. Sarà sufficiente essere in buona salute. Naturalmente, migliore è la situazione di partenza per quel che concerne la chioma e più i risultati saranno buoni.

Infine, è importante capire che i capelli trapiantati non cadono poiché vengono estratti da una zona in cui non c’è calvizie. Spesso si prendono dai lati o dalla parte posteriore della testa, dove sono più forti che altrove. Grazie alle nuove tecniche e alle nuove tecnologie, alle nuove cliniche nate soprattutto in Turchia e che ospitano alcuni tra i migliori tricologi oggi operanti, si sono fatti enormi passi in avanti in questo settore. Vale la pena non avere timori e interfacciarsi con uno specialista in grado di dare i migliori consigli per il trapianto di capelli.

 Si tratta di una scelta che deve essere ponderata bene, un po’ come le protesi dentarie di ultima generazione: in entrambi i casi si va a migliorare sensibilmente la qualità del paziente ed è una cosa non da poco.