Weekend a Palermo: la città arabo normanna, i mercati e le dimore storiche

Palermo è una meravigliosa città capace di suggestionare con le sue tante attrazioni. Durante un weekend a Palermo è possibile vedere tante cose partendo dai monumenti più famosi ed apprezzati come il Palazzo Reale e la Cattedrale che fanno parte del percorso arabo Normanno riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Il capoluogo siciliano però è tanto altro: tradizione culinaria, cultura, bellezza artistica e capacità di mettere insieme stili e modi di vivere molto differenti come quelli arabo e normanno. Inoltre, Palermo è conosciuta e apprezzata anche per la tipicità dei suoi mercati storici come Ballarò. In breve, Palermo è uno dei luoghi ideali dove andare in vacanza.

Il percorso arabo normanno tra Palermo, Monreale e Cefalù

Palermo è una città straordinaria, capace di offrire tanti spunti a turisti e viaggiatori alla ricerca di arte, cultura, storia e più in generale bellezza. Un luogo magico nel quale sono ancora oggi presenti numerose testimonianze delle tante influenze culturali ed artistiche dovute alle numerose dominazioni subite nel corso dei secoli che ne hanno accresciuto la ricchezza sotto tutti i punti di vista. Chi sceglie di trascorrere un weekend a Palermo, non può assolutamente perdersi la meraviglia del percorso Arabo Normanno che si sviluppa tra la stessa Palermo, Monreale e Cefalù. Si tratta di un itinerario nel quale si può apprezzare alcuni fulgidi esempi di stile Arabo Normanno e che dal 2015 è riconosciuto dall’Unesco quale Patrimonio dell’umanità. Il percorso Arabo Normanno, dunque, è tra le prime cose da vedere a Palermo insieme ad altre suggestioni come i classici mercati storici. L’aspetto interessante è che durante questa visita si può godere di un incredibile contrasto architettonico e culturale tra lo stile arabo-musulmano e quello normanno-cattolico.

Palermo e tutta la Sicilia, infatti, sono stati sottoposti ad una lunga dominazione araba, durata oltre due secoli e mezzo ed esattamente dall’anno 827 fino alla fine del XI secolo. Durante questo periodo, la dominazione si caratterizzò per la capacità degli arabi di saper ricostruire le città rendendole più ricche ed importanti con un alto numero di palazzi, moschee, giardini, fontane e qualsiasi altro elemento di arredo urbano. Purtroppo queste testimonianze non sono giunte ai giorni nostri come erano in origine ma, per l’appunto, sono state influenzate a loro volta dalla dominazione normanna. I normanni gestirono allo stesso modo gli anni di permanenza in Sicilia: ne arricchirono la cultura, introdussero nuovi approcci architettonici e soprattutto modificarono i già esistenti monumenti arabi. Grazie a questo processo ebbe così origine il tanto apprezzato stile arabo-normanno che oggi si può apprezzare in questo suggestivo percorso che chiama in ballo Palermo, Monreale e Cefalù. Ecco alcuni monumenti assolutamente da non lasciarsi scappare.

Palazzo Reale

Il Palazzo Reale, conosciuto anche come Palazzo dei Normanni, è stato costruito dagli arabi nel corso del Decimo secolo dopo Cristo e venne scelto anche come residenza del re. Inizialmente era una fortezza ma grazie alla raffinatezza degli arredi e delle finiture, divenne una dimora. La versione arrivata fino ai giorni nostri è frutto anche di modifiche che vennero effettuate nel corso del Cinquecento e del Seicento. All’interno ci sono tante sale da non perdere come la Sala d’Ercole oppure la splendida Cappella Palatina con numerosi dipinti e mosaici. Dal 1946 il palazzo è sede dell’assemblea della Regione Sicilia.

Cappella Palatina di Palazzo Reale

La Cappella Palatina si trova all’interno del Palazzo Reale e ne rappresenta la parte più esclusiva ed apprezzata. Per la precisione si trova al primo piano del complesso monumentale e venne realizzata tra il 1130 e il 1132 sotto il regno di Ruggero. Era la cappella che veniva usata dalla famiglia reale e intitolata ai Santissimi Pietro e Paolo. Sulle pareti ci sono decorazioni sfarzose in oro eseguite da maestranze bizantine con tante iconografie classiche cristiane. Si presenta con tre navate che sono separate da 10 colonne, 5 su ogni lato.

 Cattedrale di Palermo

La memoria di tutte le dominazioni che si sono susseguite nel corso dei secoli a Palermo è rappresentata dalla Cattedrale, la cui costruzione risale all’anno 1184 ma più volte modificata con diverse influenze architettoniche. Dispone di un ampio portico realizzato nel corso del Quattrocento in stile gotico con dei richiami catalani mentre la balaustra è in marmo e risale a circa un secolo dopo. Da visitare le varie tombe reali in porfido rosso tra cui quella di Federico II e l’acquasantiera risalente al Cinquecento.

Chiesa di San Giovanni degli Eremiti

Anche la chiesa di San Giovanni degli Eremiti fa parte del percorso Arabo Normanno e si trova nella città di Palermo. Fu costruita in piena epoca medievale, durante la dominazione normanna e in particolare tra il 1130 e il 114, ma in parte è stata restaurata verso la fine dell’Ottocento. Si possono apprezzare le influenze architettoniche normanne con le Cupole arrotondate di color rosso.

Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio o della Martorana

La chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio conosciuta anche come chiesa della Martorana, è stata costruita nel 1143 per volere di Giorgio di Antiochia che all’epoca era Ammiraglio di Re Ruggero II. Dal punto di vista architetturale l’edificio prevede un santuario che ancora oggi si presenta nella originale forma quadrata con una cupola e quattro archi acuti che sono tipici dello stile arabo normanno. All’interno si possono apprezzare le navate realizzate in stile barocco e risalenti alla fine del XVII secolo mentre nella parte esterna c’è la bellissima torre campanaria. Da non perdere i tanti affreschi che si rifanno allo stile bizantino.

Castello della Zisa

Il Castello della Zisa costruito nell’anno 1167, un tempo veniva utilizzato come residenza estiva dei re. Anche in questo caso si sono avute diverse modifiche nel corso dei secoli che hanno permesso di arrivare alla forma attuale. Si suddivide in tre piani e sulla facciata principale c’è un vestibolo che porta alla cosiddetta sala della Fontana. Per gli appassionati di innovazione, questo castello dispone di un incredibile sistema di auto ventilazione che permette, attraverso i vari cammini presenti, di godere di refrigerio estivo.

Chiesa di San Cataldo

La chiesa di San Cataldo risale all’anno 1154 e venne realizzata per espresso volere di Majone di Bari. Si ripresenta una forma tendenzialmente quadrata con una facciata che prevede gli archi in chiaro stile arabo normanno. Ci sono inoltre, nella parte più alta, le tipiche cupole di colore rosso e tantissimi altri elementi, mentre nella parte interna c’è uno stile che ricorda quello gotico e romanico.

Ponte dell’Ammiraglio

Edificato tra l’anno 1130 è il 1140, il Ponte dell’Ammiraglio si trova in una zona in cui all’epoca scorreva il fiume Oreto. Il corso fluviale poi è stato deviato per diverse esigenze ma all’epoca era estremamente importante dal punto di vista logistico. La struttura architettonica prevede due rampe che si poggiano su 5 arcate più grandi e 4 più piccole creando un bellissimo contrasto geometrico. Tra l’altro, è stato teatro di un evento storico molto importante e in particolare della battaglia che nel maggio del 1860 ha visto l’esercito di Garibaldi avere la meglio sulle ultime militanze borboniche.

Duomo di Monreale

Il Duomo di Monreale è stato realizzato nel 1174 per espresso volere di Re Guglielmo II dei Normanni. La parte esterna è stata modificata più volte prima di presentarsi nell’attuale forma. Molto suggestivi sono gli interni dove c’è una croce latina e le pareti sono interamente coperte da un rivestimento su fondo in color oro per ben 6300 metri quadrati di lavorazioni bizantine. Su queste superfici vengono riportati e raccontati alcuni dei più importanti eventi della Bibbia.

Chiostro del Duomo di Monreale

Affiancato al Duomo c’è anche il Chiostro che nei secoli scorsi era parte integrante del convento benedettino. Si tratta di un esempio incredibile di architettura in chiaro stile bizantino e che peraltro si snoda per una pianta quadrata di 47 metri di lato con un portico ad archi ogivali. Uno splendido esempio di arte bizantina fusa allo stile arabo-normanno e che offre al visitatore una sensazione di benessere e di pace interiore.

Cattedrale di Cefalù

La Cattedrale di Cefalù è stata realizzata nel 1131 per volere di Ruggero. È stata ricostruita più volte. La parte frontale prevede due torri campanarie mentre nella zona interna si apprezzano le tre navate con 16 colonne e capitelli che raffigurano diversi elementi della cristianità.

Il Chiostro della Cattedrale di Cefalù

Anche la cattedrale di Cefalù dispone di un chiostro il cui accesso è previsto all’interno della chiesa, nella navata di sinistra. Secondo i documenti, è stato realizzato nel XII secolo e si propone con una pianta quadrata proprio come il chiostro del Duomo di Monreale. Oggi è visitabile grazie ad un’opera di ristrutturazione avviata e terminata nei primi anni 2000.

I mercati storici di Palermo

In un weekend a Palermo è possibile godere della bellezza del percorso arabo normanno ma anche assaporare la tradizione dei mercati storici dislocati in varie zone della città. Per molti rappresentano una irrinunciabile istituzione cittadina nonchè memoria dei tempi che furono. Ce ne sono diversi che devono essere assolutamente visitati anche per assaporare la qualità del cosiddetto street food o cibo di strada famoso in tutto il mondo.

Tra le destinazioni imperdibili c’è il mercato della Vucciria, del Capo e soprattutto il mercato di Ballarò. Quest’ultimo si trova nel quartiere Albergheria e va da Corso Tukory fino a Piazza Casa Professa. Probabilmente è il mercato più famoso di tutta Palermo e viene frequentato da molti cittadini per acquistare soprattutto beni alimentari come il pesce fresco ma anche carne, frutta, verdura, formaggi, salumi e articoli destinati alla casa. Come detto in precedenza, in questi mercati si trovano anche tante proposte di cibo da strada con prodotti della tradizione come le crocchette di patate, le interiora del vitello, ricette a base di pesce, verdure e non solo. Un altro mercato molto famoso e apprezzato è quello della Vucciria che si estende dall’omonimo quartiere fino a Piazza Caracciolo. In passato era molto frequentato ma oggi è più conosciuto come luogo notturno di aggregazione per moltissimi giovani, grazie alla presenza di pub e locali.

Dormire a Palermo in una dimora storica

Palermo offre tanti tipologie di strutture ricettive, dalle gradi catene di hotel ai piccoli b&b a gestione familiare. La scelta è ampia ma c’è una categoria di strutture che attira sempre più visitatori, ovvero le dimore storiche. Sono palazzi nobiliari e non, o parti di essi, che vengono ristrutturati e adibiti ad hotel, casa vacanza o bed and breakfast. Tra le più rinomate e apprezzate dimore storiche del centro di Palermo vi sono il B&B Giardino di Ballarò, ricavato dal complesso di palazzo Conte Federico, e la casa vacanze Butera 28, ricavata dal palazzo Lanza Tomasi. La loro particolarità risiede nell’esperienza di soggiorno che arricchisce il visitatore e lo immerge nell’atmosfera più intima della città.

Ma Palermo è una città ricca di palazzi nobiliari e antiche case dismesse, sopratutto nel centro storico. Ecco perché negli ultimi anni, il numero delle dimore storiche convertire in strutture ricettive sta aumentando costantemente. Non sarà quindi un problema trovarne una che soddisfi i requisiti richiesti. Ognuna di esse è unica, testimoniano e raccontano la storia degli uomini, delle donne e delle famiglie che vi abitavano. Le storie di queste famiglie sono parte integrante della storia di Palermo, ecco perché affascinano molti visitatori.