Ads e SEO, un connubio possibile

ads-seo_800x495

Avete necessità di promuovere la vostra attività on line? Oggi, come sappiamo, il mercato dell’on line è sempre più vasto: secondo le ultime statistiche gli utenti di internet sono 4 miliardi in tutto il mondo e più di 40 milioni in Italia. Se guardiamo poi ai dati relativi agli e-commerce, in Europa quasi il 70% degli utenti – nel 2018 – ha effettuato acquisti on line.

I settori che in Italia vanno per la maggiore sono il tempo libero e i viaggi, mentre tra i settori più promettenti troviamo la salute e la bellezza, la moda e l’alimentare.

Tuttavia non solo i gestori di e-commerce farebbero bene a mettere in atto una buona strategia di web marketing – oltre che di marketing off line naturalmente – ma più in generale tutti coloro che gestiscono un’attività e offrono prodotti e servizi con una buona domanda.

Parole chiave e volumi di ricerca

Come si fa ad analizzare la domanda on line? Come ci spiega Alessia Martalò, SEO specialist con sede a Milano, ‘è fondamentale analizzare il settore prima di partire con qualsiasi attività SEO’. SEO è un acronimo che sta per Search Engine Optimization, e indica tutti gli interventi che vengono effettuati all’interno e all’esterno del sito ai fini di ricevere traffico e aumentare le conversioni.

‘Per verificare la domanda di un determinato servizio o prodotto – continua Alessia – si può ricorrere ad una serie di strumenti utili, tra cui Google Ads, totalmente gratuito’.

Mediante lo strumento di Analisi delle parole chiave, infatti, è possibile appurare i volumi di ricerca delle keyword di proprio interesse, ovvero comprendere quali sono i termini di ricerca più frequenti nella propria nicchia di mercato.

Grazie al tool, è possibile verificare i volumi di ricerca di chiavi determinate oppure lasciare che sia Google stesso a suggerirci le keyword più adatte in base al settore e alla URL del sito indicato.

Posizionamento organico o annunci sponsorizzati?

Una volta trovate le chiavi di proprio interesse, occorre decidere se si preferisce pubblicare degli annunci sponsorizzati a pagamento, per esempio mediante Google Ads, o se si ritiene più efficace puntare sul posizionamento organico.

Come scegliere? In realtà le due strategie non si escludono a vicenda ed è possibile implementarle entrambe. Vediamo qualche esempio pratico.

  1. Sito nuovo e necessità di testare le parole chiave. Google Ads può essere utilizzato con successo per testare e validare le migliori keyword da adottare successivamente per ottenere un buon posizionamento organico. Attivando lo strumento di Analisi delle conversioni, si può comprendere quali parole chiave convertono meglio.
  2. Settori di nicchia con volumi di ricerca bassi. In settori particolari e con chiavi poco ricercate, può essere utile comprendere se il posizionamento SEO risulterebbe conveniente o se, al contrario, possa valere la pena ricorrere soltanto al pay per clic.
  3. Sito nuovo e/o non ancora posizionato con numerose keyword. Si potrebbe decidere di investire al tempo stesso su posizionamento organico e annunci di tipo pay per clic. Se si ha necessità di convertire in tempi brevi – ipotizziamo il caso di keyword stagionali – può essere conveniente adottare la sponsorizzazione degli annunci e, al tempo stesso, portare avanti una campagna di posizionamento SEO.

Conclusioni

Come si vede, per riuscire a incrementare traffico e conversioni si può ricorrere a diversi metodi. Ogni settore e ogni caso fa storia a sé ed è molto utile condurre numerosi test. Ci sono, per fare un esempio pratico, settori in cui gli utenti tendono ad evitare gli annunci a pagamento, preferendo i risultati organici. Da questo punto di vista l’importanza dei test e della validazione risulta evidente.