La cartella esattoriale è una comunicazione ufficiale che segnala un debito nei confronti dello Stato e/o degli enti pubblici. Nel momento in cui viene notificata e consegnata nelle mani del soggetto interessato è bene comprendere la natura della richiesta, le date di scadenza dei termini e se sia possibile procedere ad una rateizzazione.
Cosa fare e come comportarsi? Approfondiamo meglio l’argomento.
Che cos’è una cartella esattoriale
La cartella esattoriale è un atto formale inviato dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione (ex Equitalia), atto al recupero delle somme dovuto allo Stato, agli enti previdenziali o ai Comuni. Potrebbe riguardare diversi aspetti non pagati, dei contributi previdenziali, multe stradali o altre sanzioni amministrative di vario genere.
Nel momento in cui si riceve questo documento è compito del soggetto interessato verificare la correttezza degli importi, dei dati e la legittimità del debito. In alcuni casi, potrebbe contenere delle inesattezze, degli errori o riferirsi a somme già versate.
Un aspetto fondamentale da considerare, come si può approfondire sul sito https://avvocatotributarista.legal/quando-vanno-in-prescrizione-le-cartelle-esattoriali/, riguarda la prescrizione del debito. In base alla natura, o applicazioni di legge, possono avere un termine di prescrizione e si può procedere in maniera alternativa.
Cosa fare quando arriva una cartella esattoriale?
Quando la cartella esattoriale arriva nelle mani del soggetto interessato, la prima cosa da fare è verificare i dettagli riportati, ovvero:
- la natura del debito;
- l’ente creditore;
- gli importi richiesti;
- eventuali pagamenti effettuati e non registrati;
- la data di notifica e i termini di pagamento.
Nel momento in cui si trovano degli errori o se il debito è prescritto, è possibile procedere con un’istanza all’Agenzia delle Entrate-Riscossione di autotutela. Se l’errore non viene riconosciuto, si potrà procedere al giudice tributario o agli organi competenti entro e non oltre i termini previsti dalla legge vigente. In caso di decesso è bene comprendere cosa passi agli eredi, secondo le normative vigenti.
Al contrario, se il debito risulta essere effettivamente dovuto, esistono alcune opzioni per saldarlo e chiuderlo. Gli importi possono essere pagati entro i termini indicati, evitando in tal modo ulteriori tassi di interesse o sanzioni. Il soggetto può chiedere una rateizzazione, con la possibilità di dilazionare il pagamento in più rate affinché l’onere risulti essere meno gravoso.
Con l’aiuto di un esperto del settore è possibile verificare se possono esserci delle agevolazioni o provvedimenti di saldo e stralcio, in modo che l’importo da pagare venga ridotto.
Ci sono delle conseguenze?
Il soggetto che ignora una cartella esattoriale potrebbe incorrere in serie conseguenze. Come anticipato, il debito dovrebbe essere contestato o saldato entro i termini previsti, altrimenti l’ente preposto potrebbe avviare delle azioni di recupero forzoso.
Tra le misure maggiormente comuni e utilizzate, ci sono le seguenti:
- il fermo amministrativo del veicolo che impedisce al soggetto di circolare fino al pagamento del debito;
- il pignoramento di una parte dello stipendio mensile o dal conto corrente;
- le ipoteche sui beni immobili di proprietà, ostacolando eventuali operazioni di vendita.
In alcuni casi potrebbero applicarsi dei provvedimenti meno invasivi, attraverso il recupero dei crediti con avvisi bonari. È indubbio che se il debito non viene gestito, si rischia di incorrere nelle procedure di cui sopra con impatto sulla vita quotidiana.