Come funzionano i prestiti Inpdap gestiti dall’Inps
Dal 2012 l’Inpdap è stata inglobata dall’Inps Gestione Dipendenti Pubblici, ma sono stati mantenuti i benefici relativi ai prestiti rivolti ai lavoratori e ai pensionati del pubblico impiego. I finanziamenti ottenibili sono formule concesse a condizioni agevolate con tassi molto convenienti. L’Inps ha siglato una convenzione con molte banche e finanziarie che possono essere scelte verificando la proposta più adatta alle proprie esigenze in termini di capitale concesso e di tassi di interesse.
Le opportunità dei finanziamenti per dipendenti pubblici e pensionati
Tra i vari finanziamenti a disposizione dei lavoratori e dei pensionati esistono i prestiti erogati direttamente dall’Inps ex Inpdap e quelli concessi dalle banche e dalle finanziarie in convenzione con l’ente previdenziale. La liquidità messa a disposizione in modo diretto dall’Inps proviene dal Fondo Credito e sono regolati da un articolato che fissa i requisiti, la durata, l’ammontare e i tassi di interesse applicati. Le banche e le finanziarie convenzionate, invece, praticano condizioni agevolate ma differenti da un istituto di credito a un altro.
I prestiti personali erogati dall’Inps
La concessione diretta da parte dell’ente previdenziale del finanziamento utilizzando il Fondo Credito prevede due tipi di prestiti Inpdap: piccoli prestiti e prestiti pluriennali diretti. Tutte e due le erogazioni prevedono la modalità della cessione del quinto dello stipendio o della pensione per il rimborso del debito con la rata trattenuta dalla pensione o dalla retribuzione. La cessione del quinto significa che la rata non può superare il 20% della somma netta percepita ogni mese.
Il piccolo prestito Inpdap
Come suggerisce il nome stesso il finanziamento prevede l’erogazione di somme di entità modesta. La durata del prestito varia tra uno e quattro anni e di conseguenza la cifra richiedibile con i prestiti Inpdap. Con un piano di rientro del debito in 12 mesi si può avere un finanziamento pari a una mensilità netta del proprio stipendio o della propria pensione. Si ottengono due mensilità da restituire in 24 rate, tre mensilità in 36 rate o quattro mensilità in 48 rate. La rata deve essere compatibile con il quinto cedibile della pensione o del salario percepiti. Il tasso di interesse è pari al 4,25% a cui si deve aggiungere lo 0,50% per le spese amministrative e il premio del fondo rischi, determinabile in base all’età anagrafica del richiedente e al numero di rate. Tutti i lavoratori e i pensionati iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali possono beneficiare dei piccoli prestiti Inpdap.
I prestiti pluriennali diretti Inpdap
Vengono erogati dall’Inps e sono destinati alle persone iscritte alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Ci sono alcuni requisiti ulteriori per poter usufruire dei finanziamenti:
– quattro anni di anzianità di servizio;
– quattro anni di versamento dei contributi per la pensione;
– i dipendenti pubblici devono avere un contratto a tempo indeterminato;
– i contratti a tempo determinato non devono essere inferiori a tre anni e sono obbligati a cedere il TFR come garanzia.
Il finanziamento pluriennale ha una durata di cinque o dieci anni. Il tasso di interesse applicato equivale al 3,50% a cui sommare lo 0,50% per sostenere i costi amministrativi e il premio del premio fondo rischi. Si applica la formula della cessione del quinto e si deve giustificare la spesa da sostenere con i prestiti Inpdap richiesti, infatti i finanziamenti sono finalizzati. Nella presentazione della domanda va allegato un certificato medico attestante lo stato di sana costituzione. La scelta della durata varia in base al tipo di spesa da affrontare. La procedura per la domanda prevede la trasmissione della modulistica debitamente compilata per via telematica, quindi attraverso il sito dell’Inps.
Prestiti pluriennali garantiti
I finanziamenti concessi da banche e finanziarie in convenzione con l’Inps sono definiti prestiti pluriennali garantiti, perché a fornire all’istituto di credito la garanzia ci pensa l’Inps Gestione Dipendenti Pubblici. Si assicura chi eroga il prestito contro il rischio di morte, di perdita del lavoro o riduzione dello stipendio. I dipendenti e i pensionati iscritti alla Gestione unitaria per le prestazioni creditizie e sociali possono beneficiare dell’opportunità. I finanziamenti possono durare cinque o dieci anni e funziona attraverso la cessione del quinto della retribuzione o della pensione, con una trattenuta in busta paga o sul cedolino della pensione, con l’obbligo di avere una rata non superiore al 20% dell’importo netto percepito con la pensione o con il salario. I tassi di interesse variano per ogni istituto di credito, ma in ogni caso si deve aggiungere lo 0,50% per i costi amministrativi dell’Inps e quindi un premio per il rischio di insolvenza dell’1,5% per 60 rate o del 3% per 120 rate. La domanda va presentata con gli appositi moduli a cui allegare documentazione utile a dimostrare l’ammontare dello stipendio o della pensione. Si devono trasmettere quattro copie della domanda all’amministrazione presso la quale si presta servizio. Si deve allegare un certificato medico attestante la buona salute. L’amministrazone trasmette i documenti alla banca che successivamente li invia all’Inps ex Inpdap di competenza per la valutazione sulla concessione della garanzia.
I finanziamenti agevolati con le convenzioni
Ci sono svariate soluzioni proposte dalle banche e dalle finanziarie e dedicate a dipendenti e pensionati ex Inpdap, ma per avere i dettagli bisogna rivolgersi agli istituti di credito.