I progressi della chirurgia nel trattamento dell’ernia inguinale

ernia intervento

Nel corso degli anni il trattamento dell’ernia inguinale è stato rivoluzionato dall’introduzione di nuove metodologie, che offrono innegabili vantaggi per i pazienti.  Le tappe più importanti dell’evoluzione che sta interessando questa branca della chirurgia sono l’intervento a cielo aperto, la laparoscopia e l’introduzione della robotica.

Intervento a cielo aperto per il trattamento dell’ernia inguinale

Il tradizionale intervento a cielo aperto è ancora praticato in molte strutture sanitarie, ma costringono la persona che si sottopone all’intervento a diversi inconvenienti, come una lunga degenza, il tipico dolore post-operatorio, la cicatrice e l’impossibilità di fare la doccia dopo l’operazione.

È un intervento eseguito in day hospital, senza ricovero, e rende necessario praticare un’incisione che permette al chirurgo di accedere alla zona dove è fuoriuscita l’ernia. Per impedire che il problema si ripresenti è necessario dare sostegno alla parete addominale e a questo scopo viene introdotta una protesi, che viene fissata con appositi strumenti. Occorreranno anche dei punti di sutura e la cicatrice rimarrà sempre visibile.

L’intervento in laparoscopia

Gli inconvenienti del tradizionale intervento a cielo aperto sono stati ormai superati dall’avvento della laparoscopia, che pian piano è sempre più diffusa. Innanzitutto non occorre nessuna incisione, ma viene praticato solo un piccolo foro, che consente il passaggio del laparoscopio, un sottile tubicino dotato di telecamera alla sua estremità.

Con la telecamera il chirurgo ha la visibilità ottimale per operare e può essere più preciso. L’assenza dell’incisione permette al paziente di recuperare più in fretta la condizione fisica ottimale e riprendere le attività quotidiane.

Gli interventi di tipo laparoscopico incontrano la massima soddisfazione del paziente, che risolve il problema in tempi rapidi, non dovrà convivere per sempre con una vistosa cicatrice e può contare su una percentuale di recidiva molto bassa.

La chirurgia robotica per il trattamento dell’ernia inguinale

Se la chirurgia delle ernie si sta sempre più orientando verso la soluzione laparoscopica, dobbiamo comunque segnalare che non si è mai arrestata la ricerca di nuove tecniche ancora più performanti. Oggi la nuova frontiera della chirurgia per il trattamento dell’ernia inguinale, è rappresentata dall’introduzione della robotica, che riesce ad esaltare i benefici della laparoscopia.

Questa progressione tecnologica è merito di un chirurgo italiano altamente specializzato nel trattamento dell’ernia, il dott. Antonio Darecchiowww.internationalherniacare.com

Grazie all’impegno costante di questo luminare della chirurgia, è stato ideato un metodo che sfrutta la robotica.

Perché questa metodologia si potesse attuare, occorreva un’attrezzatura specialistica idonea, così il dott. Darecchio ha messo a punto uno strumento appositamente creato per il trattamento dell’ernia, che ha ricevuto un brevetto a livello internazionale (PCT).

I vantaggi del connubio tra laparoscopia e robotica

Le metodiche più evolute per il trattamento dell’ernia inguinale sono oggi la TAPP e la Robotic TAPP, che presentano innumerevoli vantaggi. Per irrobustire la parete addominale si utilizza una retina particolarmente morbida che viene fissata con precisione millimetrica grazie alla guida di un sofisticato robot.

Non occorre quindi praticare il tipico taglio dell’intervento a cielo aperto, ma bastano dei piccoli fori per il passaggio dell’evoluta attrezzatura. L’invasività dell’intervento è ridotta al minimo e senza la classica ferita dovuta all’incisione, il paziente può fare subito la doccia.

Un altro vantaggio del metodo usato dal dott. Darecchio è la possibilità di evitare l’introduzione di corpi estranei per il fissaggio della protesi, così da ridurre il rischio di complicazioni. Vengono infatti utilizzati degli speciali adesivi tissutali che aderiscono perfettamente alla parete addominale.

Mentre gli interventi in laparoscopia sono ormai molto diffusi, le tecniche Robotic TAPP richiedono grande esperienza e la disponibilità di strumenti sofisticati, che solo poche strutture sanitarie dispongono. Alcune di queste sono le cliniche di Milano, Roma e Parma dove opera il dott. Darecchio.