Si sente spesso parlare di mappa del piede e, più nello specifico, di riflessologia plantare. Di cosa si tratta? In realtà la prima cosa da sapere è che tutto il nostro corpo è sede di riflessi nervosi che sono concentrati soprattutto nei piedi. Stimolando alcune zone in maniera opportuna si riesce a ristabilire il benessere, oltre che a riequilibrare le energie e curare comuni patologie.
Mappa del piede: aspetti generali
La riflessologia è una tecnica di diagnosi molto antica, usata in Egitto, Cina, India e Perù. Il principio sulla quale si basa è che trattando specifici punti dei piedi sarà possibile raggiungere gli organi del corpo corrispondenti. Da un esame approfondito del piede si possono inoltre ricavare preziose informazioni sullo stato di salute degli individui.
Tutto si deve al dottor Fitzgerald, che oggi viene considerato il padre della moderna riflessologia. All’interno del suo studio di otorinolaringoiatria agli inizi del ‘900, Fitzgerald aveva scoperto che esercitando una pressione su alcune parti del corpo si potevano ottenere anche anestesie di breve durata sui pazienti. Queste teorie vennero ulteriormente approfondite, nonché focalizzate sullo studio dei piedi, perché molto sensibili e ricchi di terminazioni nervose.
A questo riguardo si fa riferimento alla mappa del piede che individua i punti riflessi. Gli organi centrali, come lo stomaco e la colonna, sono collocati a metà di entrambi i piedi. Quelli di destra, come il fegato, sul piede destro e quelli di sinistra, come la milza, sul piede sinistro. Polmoni e reni, ovvero gli organi doppi, si trovano su tutti e due i piedi.
Partendo da queste regole di base e attraverso una buona conoscenza dell’anatomia, sarà possibile guardare i propri piedi e notare una certa corrispondenza del corpo sugli stessi. Gli organi sono riportati sulla mappa del piede a cui fare riferimento durante le sedute di riflessologia a cura di uno specialista. Sul dorso dei piedi, invece, si trovano le ossa della schiena.
Generalmente in riflessologia plantare, mappa dei punti riflessi sono presenti in ciascun piede allo stesso modo, tranne qualche eccezione. Sul sinistro le aree corrispondono a colon, fegato, cistifellea e appendice. Sul piede destro, invece, si trovano i punti che permettono di raggiungere intestino, milza, cuore e colon.
Diversamente da quello che si potrebbe pensare, i piedi rappresentano una parte molto importante del nostro corpo, anche se spesso abbastanza trascurata. Praticando un massaggio plantare si riesce non solo ad avere un immediato sollievo, ma anche a riequilibrare il corpo, ovvero a contrastare vari disturbi. I piedi accolgono oltre 7200 terminazioni nervose, che quando stimolate in maniera adeguata, mandano impulsi al cervello per migliorare le condizioni fisiche e mentali. Grazie al massaggio si riducono anche le tensioni e i livelli di stress.
La mappa del piede è quindi il punto di riferimento indispensabile per chi pratica il massaggio plantare in maniera professionale e per tutti coloro che si affacciano a questa disciplina da poco tempo. Bisogna infatti considerare che il corpo dell’essere umano viene paragonato ad un albero. I piedi sono le radici, la colonna vertebrale è il tronco e il viso viene rappresentato dalle fronde. Secondo questa scuola i piedi sono quelli che danno sostegno al corpo umano. Stimolando un recettore periferico, per esempio sul piede, si può arrivare ad un organo interno, alla colonna vertebrale oppure alle ossa.
L’importanza del massaggio plantare
Il dottor Fitzgerald durante i suoi studi si era preoccupato di suddividere il corpo umano in dieci zone verticali e tre orizzontali. Adattando questa divisione ai piedi è riuscito a definire i punti riflessi e quindi a stilare una mappa del piede, per poter praticare il massaggio plantare. Questa tecnica apporta numerosi benefici perché in grado di sciogliere le tensioni ma non solo. Il massaggio aiuta a contrastare l’infiammazione eliminandola in maniera progressiva durante le sedute, fino a ristabilire un equilibrio naturale.
Grazie al massaggio plantare si possono curare vari disturbi come ad esempio emicrania e mal di testa, problemi a carico delle ginocchia e fastidi respiratori. La riflessologia serve anche per curare l’insonnia e aiutare le persone a smettere di fumare, quindi a liberarsi dalla dipendenza da nicotina. Questa pratica di medicina alternativa consiste nel premere i punti riflessi per arrivare a dare sollievo agli organi interni.
Ad esempio, in caso di stitichezza, il riflessologo massaggia le zone dei piedi che corrispondono all’intestino. In presenza di asma il professionista insiste sulle zone dei piedi che riflettono polmoni, cuore e gabbia toracica, in modo da migliorare lo stato di salute dell’apparato respiratorio. Anche quando ricorrono infortuni sportivi il massaggio plantare si rivela utile per trattare le strutture anatomiche compromesse. In tutti i casi le sedute non possono sostituire la medicina tradizionale per quanto riguarda gli effetti su malattie più importanti, come sclerosi multipla e cancro.
Sedute di riflessologia plantare: svolgimento
Ogni terapia comincia dall’osservazione ad ampio raggio del paziente. Il riflessologo, che può essere un naturopata o un medico, provvederà ad analizzare la persona, verificando la postura, il modo in cui si muove e cammina. Poi si passa ai piedi, alla loro forma e posizione. In genere, ad esempio, quando i piedi sono asimmetrici questo è il segnale di uno stato di rilassatezza, mentre se il capo è rivolto verso il lato destro o sinistro ciò è indice di tensioni.
Il riflessologo prosegue con la ricerca dei punti dolenti così da stabilire quali parti bisogna trattare. A questo punto sarà possibile definire un trattamento personalizzato finalizzato all’equilibrio generale dei vari organi. Ogni seduta si basa sempre sulla mappa del piede e ha una durata che va da 45 a 60 minuti. Non è possibile stabilire a priori quante sedute sono necessarie, perché tutto dipende dalla situazione specifica. Solitamente si riescono ad ottenere risultati soddisfacenti completando un ciclo di 10 massaggi.
Il paziente resta in posizione sdraiata su un lettino e indossa abiti comodi, intanto che il terapeuta tratta i punti riflessi. Ogni massaggio si può ripetere con cadenza settimanale e non ci sono controindicazioni o effetti collaterali. La manipolazione viene sconsigliata, o comunque concordata con il proprio medico, in caso di gravidanza, diabete, trombosi e funghi ai piedi. In alcuni casi la riflessologia può essere esercitata anche sui palmi delle mani e per determinati squilibri di natura emozionale si possono eventualmente integrare i Fiori di Bach.
Lo scopo è sempre quello di portare l’organismo al suo naturale equilibrio, stimolando i vari canali energetici e le terminazioni nervose che si trovano nei piedi. Così facendo si riesce ad innescare un efficace processo di auto guarigione, evitando metodi invasivi. Ecco perché il massaggio plantare viene consigliato specialmente per recuperare l’armonia psico-fisica, ripristinare la circolazione del sangue e aumentare le difese immunitarie dell’organismo.