Patenti nautiche e navigazione: cosa c’è da sapere 

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Dal punto di vista della patente nautica, la legislazione italiana è unica al mondo (per la gioia degli appassionati di barche a motore e a vela).

Se si è alle prime armi e si vuole navigare su una barca di massimo 10 metri di lunghezza, lo si può fare anche senza patente. Tutto quello che bisogna fare è acquistare una, anche usata: se si vuole contenere la spesa, magari in attesa di acquistare una barca nuova in futuro, si opta per una barca usata di prima scelta. La quantità di offerte presenti sul mercato permette di effettuare la scelta con ponderazione e con calma, ed è anche possibile negoziare il prezzo: dopo di che, è possibile cominciare a navigare. Senza patente. In alternativa è possibile anche acquistare barche nuove che si possono guidare anche senza possedere la patente nautica, grazie alla particolare legge italiana.

Già, perché la nostra legislazione sul tema prevede una particolarità che risulta unica al mondo: in Italia le barche sino a dieci metri di lunghezza dello scafo sono classificate come ‘natanti’ e di conseguenza non richiedono alcuna patente per essere gestite.

Ma è meglio fare un po’ di chiarezza sulla patente nautica, per evitare qualche situazione spiacevole. Quando ci si mette in mare è necessario conoscere cosa prevede la legge, ed in particolare oggi la legge prevede che una barca con lo scafo di lunghezza da 0 a 10 metri è considerata natante, quindi

  • non deve essere immatricolata, quindi è considerata un bene mobile non registrato
  • se il motore ha potenza minore di 40 cavalli, non c’è bisogno di patente nautica, purché si navighi entro sei miglia dalla costa.

Quindi la barca con scafo di lunghezza massima di 10 metri, con motore massimo di 40 cavalli e sempre se si naviga entro sei miglia dalla costa non richiede la patente nautica. Per condurre unità di diporto sotto i 24 metri di lunghezza e di cilindrata inferiore a quella richiesta per la patente, entro le sei miglia dalla costa, chi ha compiuto 18 anni può guidare imbarcazioni da diporto; chi ne ha compiuti 16 può guidare natanti da diporto. C’è però da tenere a mente un particolare: i danni e le violazioni della legge causate anche senza patente comportano responsabilità civili e/o penali.

I documenti da tenere a bordo

Il fatto che non sia prevista, entro questi limiti, la necessità della patente nautica non include però che non si debba avere nessun documento a bordo.

Quando si naviga (anche senza patente nautica) bisogna tenere a bordo i documenti, in particolare:

  • la dichiarazione della potenza del motore e il libretto del motore
  • la polizza di assicurazione obbligatoria
  • il certificato di omologazione CE e la dichiarazione di conformità
  • se a bordo si trova il VHF è necessario che un membro dell’equipaggio abbia il certificato di radiotelegrafista.

Quando è obbligatoria la patente nautica

Guidare imbarcazioni di dimensioni limitate e con poca potenza, non pensate per gli spostamenti a lungo raggio, non comporta come abbiamo visto l’obbligo della patente nautica. Tuttavia l’obbligo scatta in altri casi, cioè quando si conduce

  • una imbarcazione di qualunque tipo oltre le 12 miglia dalla costa, oppure motori di potenza superiore a 40,8 cavalli
  • quando si guida una moto d’acqua
  • quando si guida una imbarcazione destinata allo sci nautico
  • quando le imbarcazioni che si guidano non hanno una potenza superiore a 40,8 cavalli ma hanno una cilindrata superiore ai 750 cavalli.

In tutti questi casi la legge dispone che si debba essere in possesso di una valida e regolare patente nautica, altrimenti si commette un illecito e si incorre in qualche sanzione.