Perché dovresti trasferirti in una città a basso inquinamento acustico

Il rumore è come una piaga, come le zanzare, ovvero che l’unico effetto che sembra avere è esclusivamente quello di danneggiare l’uomo. Esso infatti non è semplicemente fastidioso, ma è in grado di provocare diverse tipologie di danni all’uomo, e non solamente all’udito.

È un prodotto di scarto, che viene generato a partire di diverse fonti. Può essere generato anche da macchinari industriali, come conseguenza della loro attività. In tal caso tale emissione dovrà essere limitata per tutelare la sicurezza dei lavoratori.

Può essere dovuto ai rumori cittadini, come il traffico o i lavori stradali, che spesso i giusti serramenti non sono sufficienti a contenere. In tal caso si parla di inquinamento acustico, ovvero la quantità eccessiva di rumori a cui gli individui abitanti una determinata area sono esposti in maniera cronica.

L’inquinamento acustico cittadino è ben più di una semplice problematica riguardante la tranquillità e la vivibilità di un luogo, ma un problema con ripercussioni su fattori economici e sociali.

Alcuni numeri

Secondo i dati riportati dal’Agenzia Europea per l’Ambiente sono oltre 100 milioni gli individui che annualmente subiscono tutte le problematiche generate da esposizione a livelli di rumore molto pericolosi, ovvero che superano i 65 dB.

Sarebbero invece circa 500 mln, ovvero più della metà dell’intera popolazione d’Europa, ad essere esposta cronicamente a livelli mediamente pericolosi.

Dati da tenere in conto se si considerano i costi che la risoluzione di patologie legate ad esposizioni al rumore di questo tipo comportano al bilancio pubblico.

In Italia la situazione è a dir poco preoccupante se si pensa che oltre il 70% dei maggiori centri urbani va oltre il limite di sicurezza.

Impatto del rumore sulla salute

Perché questi dati sono importanti? Non è certo esclusivamente per motivi economici, ma le motivazioni risiedono anche dalla parte di chi al rumore è esposto, ovvero il cittadino.

Le variabili da tenere in considerazione sono molteplici, dato che i danni che il rumore è in grado di causare sono molto diversi a seconda di intensità, frequenza, tipologia, tempo, ecc.

Nel dettaglio i danni che causa il rumore possono essere sia fisici che psicologici. Vediamone nel dettaglio i principali.

Danni fisici da esposizione al rumore

Partendo da quello che è quasi banale nominare: l’esposizione al rumore danneggia l’udito. La pericolosità in questo ambito è ancora maggiore nel caso di esposizione cronica a una data fonte di rumore pericolosa.

La perdita dell’udito infatti sarà progressiva e per il soggetto esposto sarà particolarmente difficile rendersi conto che essa stia avvenendo. È il caso di moltissimi contesti lavorativi industriali, in cui il rumore viene prodotto dai macchinari. Per limitare l’impatto, tali macchinari dovranno essere debitamente silenziati tramite l’impiego di silenziatori appositi come quelli di produzione Copor.

I danni da esposizione al rumore riguardano anche il sistema circolazione. È stato dimostrato infatti come la costante esposizione a rumori pericolosamente intensi, sia in grado di alterare la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca.

Infine il rumore può influire negativamente, alterandola, anche sulla produzione ormonale.

Danni psicologici da esposizione al rumore

Il caso più comune del vivere nel caos cittadino, costantemente in mezzo ai boati della metropoli, è lo stress. Questo è proprio la conseguenza psicologica più comune che il rumore è in grado di comportare.

Il rumore infatti influisce negativamente sulla qualità del sonno. Non soltanto nel caso in cui si sia esposti a rumore mentre si cerca di dormire. Ma un rumore costante subito nel corso della giornata è in grado ugualmente di minare la qualità del sonno.

L’alterazione del ritmo circadiano dunque avrà come conseguenza diretta l’aumento dello stress, che nei casi più gravi potrà portare a disturbi anche più gravi.