Scopriamo alcuni consigli di vita quotidiana se abbiamo disturbi allo stomaco

Avere “fastidio allo stomaco” può significare tutto e nulla. Perché? Poiché il malessere spesso avvertito alla bocca dello stomaco, e il tipico sintomo che definiamo “mal di stomaco”, possono fare riferimento a varie condizioni differenti, con alcune caratteristiche trasversali, e diverse cause.

Tutti noi possiamo essere interessati da qualche fastidio allo stomaco, quasi sempre transitorio, a meno che non si tratti di specifiche condizioni patologiche, da affrontare con il proprio medico di fiducia. I disturbi dello stomaco non devono preoccuparci: scopriamo insieme alcuni consigli per la vita quotidiana per contribuire al benessere e all’equilibrio gastrico.

Disturbi gastrici? Alcune dritte veloci e pratiche

Per dare sollievo ai disturbi gastrici non riconducibili a patologie specifiche, è possibile seguire alcuni accorgimenti, che riguardano comportamenti alimentari e tipo di alimentazione. Infatti, i consigli in caso di fastidio allo stomaco sono tutti “cibo- centrici”, oltre che comportamentali:

  • Evitare cibi e bevande che possono appesantire lo stomaco: per alcuni di noi, alimenti come aglio, cipolle, peperoni, cetrioli e spezie possono risultare indigesti. Anche agrumi, kiwi, pomodori, fritti, intingoli e salse piccanti, caffè, alcolici possono interferire con una corretta digestione.
  • Consumare pasti moderati e ben distribuiti: evitiamo cene troppo abbondanti, per non rallentare le funzioni digestive. Meglio preferire cinque pasti giornalieri, di cui tre principali e due spuntini per non trascorrere troppo tempo a stomaco vuoto tra un pasto e l’altro, soprattutto prima della cena.
  • Mangiare adagio e masticare correttamente, per agevolare la digestione che inizia già nel cavo orale, tramite la masticazione e gli enzimi digestivi contenuti nella saliva, che contribuiscono a scomporre il cibo ingerito in nutrienti.
  • Bere con parsimonia tisane digestive o calmanti a base di camomilla, salvia, bevute a temperatura tiepida.
  • Coricarsi solo dopo aver digerito, non prima di due o tre ore dal pasto, per evitare la risalita e la permanenza dei succhi gastrici nell’esofago, condizione più frequente in posizione sdraiata.
  • Preferire metodi di cottura leggeri come lessatura, cottura a vapore, al forno, alla piastra. Condiamo gli alimenti con olio extra- vergine di oliva a crudo.

Approfondiamo insieme questi punti e ampliamo il discorso: come vedremo, oltre all’alimentazione, anche le nostre abitudini rivestono un ruolo importante nella prevenzione e nel l’attenuazione dei disturbi gastrici.

Consigli per la vita quotidiana in caso di disturbi gastrici

 

Pur essendo piuttosto diffusi, i disturbi gastrici sono spesso sottovalutati e peggiorati da un’alimentazione disordinata e distratta e da alcune, cattive abitudini. Infatti, una dieta non bilanciata e uno stile di vita poco regolare possono essere dannosi per la salute, anche per quella dello stomaco. Come vedremo tra poco, seguire una dieta sana ed equilibrata e consigli per un adeguato stile di vita può essere d’aiuto.

Alimenti da preferire o da limitare

Come abbiamo visto, i disturbi gastrici sono vari e differenti. Chi di noi lamenta problemi di reflusso, pirosi gastrica, acidità, difficoltà digestive dovrebbe seguire una nutrizione ricca di fibre (frutta di stagione, verdura fresca, cereali, meglio se integrali), rinunciare al consumo di cibi grassi o raffinati, moderare l’utilizzo del sale, il consumo di bibite gassate.

È importante bere molta acqua: una corretta idratazione agevola infatti il funzionamento dell’apparato digerente. In particolare, quando la digestione è lenta, un corretto apporto idrico ai pasti può agevolare l’azione dei succhi gastrici.

Inoltre, è importante poi prestare attenzione al consumo di cibi ad azione irritativa, che possono acuire la situazione: cacao e cioccolato, caffè, pomodori, kiwi, agrumi, menta, alimenti fritti, alcolici, confetture a base di frutti acidi.

Niente fumo o gomme da masticare

Infatti, la nicotina stimola la secrezione di acidi gastrici a stomaco vuoto e interferisce con il processo digestivo, modificando la motilità del tubo digerente. Masticare gomme favorisce l’ingestione di aria (aerofagia), con conseguente gonfiore e meteorismo.

Mantenere il peso corporeo nella norma

Obesità e sovrappeso sono condizioni favorenti il reflusso, poiché la pressione intraddominale aumenta il rischio di risalita dei succhi acidi dello stomaco. È bene dunque contrastare l’accumulo di adipe addominale, prestando attenzione a ciò che si mangia e svolgendo una moderata attività fisica.

Non coricarsi subito dopo i pasti e suddividere i pasti nell’arco della giornata

È opportuno lasciar trascorrere due-tre ore tra la fine della cena e il momento in cui ci si corica, in modo da consentire un’adeguata digestione. Infatti, la posizione sdraiata favorisce la risalita dei succhi gastrici e il ristagno nell’esofago, favorendo la comparsa del reflusso.

Chi è soggetto a sensazione di pesantezza dopo i pasti dovrebbe fare pasti moderati e frazionati nell’arco della giornata, consiglio utile non solo in caso di disturbi allo stomaco. Aggiungiamo poi ai tre pasti principali due spezzafame, uno a metà mattina e uno a metà pomeriggio.

Dedicarsi a una moderata attività fisica

Condurre una vita dinamica e praticare attività motoria contribuisce a promuovere i processi digestivi, contrasta il sovrappeso, aiuta a ricaricare il buonumore e a scaricare le tensioni e lo stress quotidiano, spesso causa di disturbi gastrici psicosomatici. Se non siamo proprio sportivi provetti, anche una passeggiata di circa venti minuti, una corsetta o un giro in bici possono essere buoni rimedi.

Evitiamo lo stress

Come riuscirci? Eppure, accumulare tensione e nervosismo è la strada giusta per disturbi come gastrite e reflusso. Lo stress è un elemento peggiorativo, a volte scatenante. Cerchiamo di ritagliarci un po’ di spazio per noi, alleggeriamo il carico di lavoro, dilazioniamo gli impegni. La nostra mente ringrazierà, così come il nostro stomaco.