Spam, che cosa vuol dire e qual è il suo obiettivo?

Quante volte la parola spam è apparsa nella nostra mente, tra gli articoli di giornale e le raccomandazioni da parte di amici e parenti? Un termine che è entrato a far parte della vita quotidiana, soprattutto da quanto la tecnologia si è sviluppata in questa maniera veloce.

Se il mezzo di comunicazione più usato oggi è la mail, sappiate che lo spam fa parte di essa. È importante saperla riconoscere e combattere: facciamo chiarezza?

Che cosa vuol dire spam?

Oggi siamo a stretto contatto con lo spam e tutti i problemi che crea, non solo sotto il piano di disturbo ma anche per la pericolosità dei suoi contenuti. Tutti coloro che hanno una casella di posta professionale o privata, si è spesso visto riempire la casella da posta indesiderata e potenzialmente pericolosa.

Per capire il motivo di questo termine, bisogna fare un piccolo salto indietro nel tempo prendendo in mano una scatoletta di carne del marchio americano  Hormel Foods Corp. Durante la seconda guerra mondiale, questa carne è stata l’unico cibo nutriente per gli inglesi e il suo termine è stato trasformato in qualcosa che volesse dire “onnipresente”.

Oggi è tutto cambiato, infatti il nome si riferisce direttamente alle mail che vengono inviate verso vari indirizzi (sconosciuti) ripetendo ad alta frequenza. Inizialmente erano messaggi pubblicitari, ora questi sono diventati ingannevoli e altamente pericolosi. Man mano che il tempo passa e la tecnologia avanza, anche gli hacker diventano ancora più sofisticati tanto da riuscire nell’impresa.

Il termine Spam oggi è associato alla posta spazzatura che riesce ad interessare milioni di persone nel mondo, via mail o tramite messaggio sul cellulare.

Qual è lo scopo dello spamming

Lo scopo principale dello spamming è la pubblicità invasiva. L’oggetto di questo tipo di marketing è evoluto, con proposte di vendita di materiale illegale dai farmaci sino a software pirata.

Queste mail si suddividono a loro volta in più categorie, tanto che oggi sono diffusi anche i messaggi mirati a rubare i dati personali del ricevente o fargli installare un virus sul dispositivo in utilizzo.

Gli hacker truffano gli utenti meno attenti e meno esperti, andando a creare dei contenuti che raggirano chi legge. Lo spammer è l’autore di questi messaggi, pronto ad inviare lo stesso a tantissimi indirizzi mail differenti: uno su dieci sicuramente leggerà il contenuto e cliccherà sul link (dando i propri dati o installando un virus).

Le mail degli utenti vengono trovate in alcune banche dati, acquistando indirizzi da agenzie private o direttamente da Internet. Lasciare la propria mail è facilissimo, basta solamente compilare un form per lasciare che l’indirizzo resti disponibile in rete per qualche tempo.

È importante evitare lo spam in email e saper riconoscere un messaggio sospetto, per non cadere nel tranello dei truffatori sempre più abili.

Leggi e normativa contro i messaggi indesiderati

L’articolo 13 –  Direttiva 2002/58/CE – tutela la riservatezza dei dati personali e tutte le comunicazioni commerciali tramite sms e mail come da intervento voluto dall’Unione Europea.  Lo spamming è un reato in Italia, come da provvedimento del 3 settembre 2003 firmato dal Garante della Privacy.