I bambini, a partire dai 6 anni di età, sono soggetti più frequentemente a mal di gola, tonsillite e faringite. Questo tipo di disturbo richiede dei provvedimenti immediati, ma sui più piccoli è bene intervenire con cautela. Il primo compito che tocca alla mamma è quello di fare una pre-diagnosi del problema, per recarsi così dal pediatra per una diagnosi vera e propria e per prendere i giusti provvedimenti terapeutici. A volte tuttavia, distinguere la malattia dai classici malori invernali, può non essere semplice. Questo vale soprattutto nei bambini che non sempre sono collaborativi o che non riescono a spiegare bene ai genitori il loro malessere.
Potrebbe trattarsi di tonsillite? I sintomi da cercare
Per fare una pre-diagnosi di una tonsillite infantile, bisogna prendere in considerazione alcuni fattori. Se più di questi coesistono, allora forse è meglio andare dal pediatra, per una conferma e per intraprendere subito una terapia. Sarà una visita medica a stabilire se il bambino ha o meno la patologia e di quale tipologia si tratta. La tonsillite può infatti avere origine batterica o virale. In base a questo, si dovrà intraprendere un percorso terapeutico di diversa natura.
Il bambino con la tonsillite dirà alla mamma di avere mal di gola, mal di testa e mostrerà un generalizzato malessere. I sintomi che la mamma può osservare nel suo bambino sono i seguenti:
- gola rossa, tonsille infiammate, a volte con la presenza di placche: per l’osservazione è necessario guardare nella gola del bambino. Osservando la gola, si vede l’ugola con dietro due protuberanze ai lati: quelle sono le tonsille. Nei bambini sono più grandi rispetto agli adulti. Se ci sono delle placche, si vedono delle piccole macchioline bianco-gialle su queste protuberanze.
- ghiandole linfatiche gonfie: le ghiandole del collo sono dolenti e ingrossate. Per controllarle muovi le 2 dita di ciascuna mano dietro alle orecchie, scorri scendendo su ogni lato del collo, sotto alla linea della mascella. Se si sentono dei rigonfiamenti e il bambino mostra dolorabilità, i linfonodi sono gonfi. A questo proposito, potrebbe anche avere difficoltà a deglutire.
- febbre: se l’origine è batterica la febbre di solito è alta e può arrivare anche a 39°. La tonsillite virale può avere anche febbre a pochi gradi o non presentarla proprio.
- mal di testa
- tosse
- alitosi: causata dalle placche e dalla sensazione di sapore amaro in bocca.
Nella maggioranza dei casi la tonsillite è benigna e risolvibile in una settimana, quindi è bene stare tranquille, anche se è ovvio che vedere star male il proprio piccolo, non è mai gradevole. Gli antinfiammatori ridurranno in breve tempo i sintomi dolorosi per il bambino, che potrà guarire in qualche giorno sereno a casa. Se il medico diagnosticherà un’origine batterica, prescriverà un antibiotico.
La cura della tonsillite nei bambini
Se la tonsillite è virale, la malattia tenderà ad autorisolversi, di conseguenza si utilizzano di solito antinfiammatori in modo da diminuire i sintomi dolorosi per i bambini. In associato a questi si somministrano eventualmente anche degli antifebbrili per abbassare la febbre, specialmente di sera quando sale. Ai bambini si somministrano in questo caso il paracetamolo, l’ibuprofene, l’acido acetilsalicilico. Ovviamente è bene che sia il medico a stabilire quali medicinali e le dosi, meglio non prendere provvedimenti in autonomia.
Se la tonsillite è di origine batterica, questi farmaci non daranno alcun beneficio ed è necessario utilizzare un antibiotico, ovviamente dosato a misura di bambino. Molto usati solo l’amoxicillina, la penicillina, la claritromicina. Per alleviare un po’ il dolore, indipendentemente dalla natura della tonsillite, si possono fare gargarismi con acqua e bicarbonato, bere acqua tiepida con del miele e limone, masticare delle caramelle per il mal di gola. Meglio evitare alimenti troppo caldi e troppo solidi ed è importante cambiare l’aria in casa.