Umidità dell’aria in casa: come si misura e mantenere il valore ideale

Qual è il tasso di umidità ottimale e la relativa temperatura per avere il massimo benessere in casa?

A volte si tende a pensare che la temperatura sia l’unico parametro da tenere sotto controllo.

In realtà non è così.Infatti, importante quanto la temperatura, è la quantità di umidità presente nell’aria.

Quest’ultima è proprio il valore fondamentale che garantisce il benessere termoigromegrico.

Che cos’è l’umidità

Innanzitutto, per umidità si intende la quantità d’acqua presente nell’aria a una specifica temperatura, rispetto alla quantità massima di vapore acqueo che l’aria può contenere a quella temperatura, quando è satura. Temperatura e umidità relativa (leggi qui la definizione) dipendono dal grado di isolamento e dalla qualità dei materiali con cui è stato costruito l’edificio. Per questo un edificio costruito o ristrutturato bene, garantisce un isolamento efficace anche dal punto di vista termico e idrometrico sia d’estate che di inverno. Per esempio, mentre in estate una temperatura di 26° C con 50% umidità relativa costituisce una condizione di benessere, una temperatura di 24° C con 70% umidità relativa non risulta confortevole. Come non risulta confortevole una temperatura di 24° C con 10% di umidità relativa.

Umidità in casa: possibili cause e come misurarla

Ma come si misura l’umidità? La risposta è facile, vi basta soltanto avere a disposizione un igrometro. Quest’ultimo, insieme al classico termometro, sono gli strumenti essenziali da usare e leggere insieme per tenere sotto controllo il livello di benessere igrometrico.

Facciamo un passo indietro: quali sono Le cause che generano l’accumulo di umidità in casa?

Le cause possono essere molteplici, ma si possono riassumere brevemente nelle più comuni:

  • una cattiva coibentazione dei muri esterni che vengono a contatto col terreno (umidità di risalita)
  • a condizioni atmosferiche particolari;
  • la mancata adozione di alcune buone pratiche domestiche come la mancanza di ventilazione

Torniamo ora ai misuratori di umidità. Per misurare l’umidità in casa, potete orientarvi su svariati modelli:

  • Digitale: molto amato per il suo look moderno, riporta i dati di umidità relativa e temperatura oltre che orario
  • di Sassure: la versione analogica e classica. Funziona con la classica lancetta.

Se non vuoi spendere molto, puoi orientarti su modelli a meno di 10 euro in grado di misurare l’umidità in casa senza eccedere in impostazioni e parametri ma efficaci nel loro principale scopo.

A differenza degli apparecchi professionali che restituiscono precisione assoluta, però, i misuratori di umidità a basso costo possono presentare un grosso scarto d’errore che può superare anche il 10%: per questo ti consigliamo di leggere questo approfondimento sull’igrometro, in modo da farti un’idea più precisa delle tipologie e dei migliori modelli presenti sul mercato,

Per ovviare a possibili errori tecnici di misurazione, è importante seguire bene due punti per la corretta analisi del quantitativo di umidità presente nell’aria:

  • Posizione: i misuratori andrebbero posizionati né troppo in alto né troppo in basso. Orientativamente l’altezza più adatta è 1,50m quindi può essere posizionato su un tavolo, in una mensola in soggiorno o su una scrivania. Va assolutamente tenuto lontano da finestre, fonti di calore (termosifoni, scaldasalviette, camini ) e dagli angoli.
  • Tempi: il misuratore d’umidità elabora continuamente i dati. I valori cambiano durante il corso della giornata. Al mattino ad esempio la percentuale sarà diversa da quella che leggerete nel pomeriggio. Infatti dopo aver posizionato lo strumento, andrebbero attesi almeno 5 minuti prima di leggere il dato definitivo.

Chi non si accontenta, può optare per una più completa stazione meteo che in più fornisce indicazioni su come impostare climatizzatore ed eventuale deumidificatore così da massimizzare il comfort abitativo e salvare l’ambiente domestico.

Soluzioni per deumidificare casa

In commercio esistono vari elettrodomestici in grado di offrire la funzione di deumidificazione: ad esempio climatizzatori, deumidificatori, apparecchi di rilevamento del tasso di umidità e temperatura come ad esempio le “stazioni meteo” che tramite un rilevatore di temperatura e umidità effettive, vi aiutano a regolare i due parametri attraverso il climatizzatore da una parte e il deumidificatore dall’altra.

Se volete optare per un climatizzatore, per evitare sprechi, scegliete dispositivi a risparmio energetico, come climatizzatori di classe A e deumidificatori studiati per questo scopo, che si attivano solo quando l’umidità supera il livello che si è scelto di impostare oppure che si arrestano quando l’umidità scende sotto il livello minimo.

Di fondamentale importanza risulta essere quindi scegliere dispositivi dotati di un sistema di filtrazione dell’aria in grado di rimuovere polvere, cattivi odori e pollini.

Bisogna ammettere che la gran parte di climatizzatori moderni incorporano un deumidificatore o regolatore dell’umidità con filtro dell’aria, molto utile soprattutto per chi ha animali domestici.